Operazione ‘Dirty Soccer’, 50 fermi in tutta Italia. VIDEO

L’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro ha fatto finire in manette 50 persone accusate di frode sportiva. Al centro decine di incontri combinati da direttori sportivi, presidenti e manager calcistici “per lucrare sulla combine“. Il risultato in campo è esilarante, fra errori giganteschi al limite del grottesco: dai portieri che si fanno autogol ai terzini che lanciano gli attaccanti avversari

 

La Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro ha disposto 50 fermi in tutta Italia nei confronti di calciatori, dirigenti e presidenti di club con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva. Al momento cinque persone sono latitanti.

 

L’indagine avrebbe accertato l’esistenza di due diverse associazioni criminali in grado di alterare i risultati degli incontri di Lega Pro e Serie D. Una settantina gli indagati – 15 giocatori, 6 presidenti di società sportive, 8 dirigenti sportivi di Lega Pro e Serie D e 10 finanziatori provenienti sia dall’Italia, sia dall’est (Serbia, Kazakistan, Russia, tra gli altri) – e oltre 30 le squadre coinvolte, fra cui fra le quali Pro Patria, Barletta, Brindisi, L’Aquila, Neapolis Mugnano, Torres, Vigor-Lametia, Santarcangelo, Sorrento, Montalto, Puteolana, Akragas e San Severo.