Ndrangheta: Polizia Olandese crea task force anti cosche

Per Klaus Davi clan Labate e Piromalli stanno esportando capitali all’estero  

 

“La polizia olandese ha introdotto una speciale unità  che sarà completamente dedicata alla lotta alle attività della mafia sul suolo olandese nell’ambito di un accordo con le autorità italiane. Il team raccoglierà informazioni e sarà impegnato a individuare i membri della mafia in fuga dall’Italia. L’accordo comprende il diritto della polizia olandese di inquisire e indagare con più facilità i presunti affiliati in merito alle loro attività nei Paesi Bassi”. La notizia è stata resa nota in Italia da Klaus Davi in collaborazione con l’emittente reggina RTV (https://www.reggiotv.it/notizie/cronaca/54563/ndrangheta-polizia-olandese-crea-task-force-anti-cosche). L’iniziativa olandese è da ritenersi una ‘risposta’ alle critiche mosse dall’Italia al Paese dei Tulipani e cioè  di essere troppo blandi e indulgenti con i mafiosi presenti nel loro territorio. Una relazione di polizia datata 2012 ha dimostrato che la ‘Ndrangheta potrebbe contare su ben cento membri attivi nei Paesi Bassi dedicati principalmente al commercio di droga e armi. Ma gli esperti avvertono che l’organizzazione criminale si sta infiltrando anche nei settori dell’economia olandese. Nel 2015 le indagini della polizia hanno mostrato che una famiglia di mafiosi era stata attiva nell’asta dei fiori del comune di Aalsmeer per anni”, cita la testata olandese. “L’intero repertorio della mafia era concentrato lì: il commercio di droghe, l’estorsione, la frode – ha dichiarato il capo dell’indagine penale di polizia Wilbert Paulissen – Ma sappiamo quanto siano pericolose queste persone», disse. “Vogliamo avere una migliore idea della portata delle loro operazioni qui. Abbiamo parlato con un membro della mafia che è stato informatore e ha avuto alcune cose estremamente interessanti da dirci”, conclude il giornale.

Per Klaus Davi la notizia è importante visto che i clan Piromalli e Labate stanno vendendo alcune delle loro attività con l’intento di investire ulteriori capitali all’estero. Entrambe le famiglie, allarmate – tra le altre cose – dalle campagne stampa che le riguardano, ora stanno dismettendo proprietà tra cui esercizi commerciali che possiedono a Reggio Calabria e Gioia Tauro e che potrebbero essere trasferite proprio, tra gli altri posti, in Olanda.