‘Ndrangheta: Pentito rivela, 50% dei matrimoni di mafia sono combinati
Mi sono sposato per ‘finta’ poi ho aiutato lo Stato e ora potrei essere ucciso
Si chiama Eugenio William Polito. Nel 2008 con le sue testimonianze ha dato un aiuto determinante per fare arrestare Antonio Mancuso e molti altri elementi dell’omonimo clan vibonese, coinvolti a vario titolo nel processo Black Money. Ora lo Stato lo ha escluso dal programma di protezione e potrebbe essere ucciso dalle vendette delle ‘ndrine in ogni momento. In un’intervista rilasciata a Klaus Davi e Alberto Micelotta, visibile al link https://youtu.be/GO2oKW2PxMc e presto in onda sull’emittente regionale RTV, in streaming su www.reggiotv.it, Polito narra dei suoi rapporti con Antonio Mancuso e il temuto clan, del matrimonio che è stato costretto a contrarre sotto minaccia di un fucile da parte di Giovanni Daloi e di come questa prassi sia tipica per almeno il 50% dei vincoli matrimoniali delle persone collegate alla criminalità organizzata calabrese: “Questo non significa che i congiunti non facciano sesso ma sanno perfettamente che recitano una parte, come ho fatto io per soli quattro mesi”. Polito ha inoltre rivelato ai microfoni di RTV quanto l’esclusione dal programma di protezione lo esponga in modo serio a rischi reali per la propria incolumità: “Potrei essere ucciso ogni momento: lo Stato mi ha usato e poi abbandonato. Grazie a me sono stati fatti molti arresti ma sono stato cacciato”.