‘Ndrangheta, operazione “Apegreen”. 14 gli arresti e decine le perquisizioni fra Gioiosa Ionica, Rosarno, Siderno
E’ in corso dalle prime ore dell’alba una vasta operazione della polizia di Stato: 14 gli arresti e decine le perquisizioni fra Gioiosa Ionica, Rosarno, Siderno, da parte della Squadra mobile di Reggio Calabria e del Servizio Centrale Operativo coordinati dalla Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria. L’accusa è di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti. L’operazione, denominata “Apegreen” ha permesso di ricostruire il ruolo della cosca Commisso di Siderno nel settore del narco-traffico internazionale.
Tra i destinatari dei provvedimenti figurano il bossGiuseppe Commisso (detto ‘u mastru’, considerato il capo dell’omonima famiglia e già detenuto) e personaggi legati ai Pesce di Rosarno e agli Ursino di Gioiosa Ionica. L’operazione è scaturita dall’analisi delle conversazioni ambientali intercettate all’interno della lavanderia Apegreendi Siderno, gestita da Giuseppe Commisso e ritenuta dagli investigatori la base operativa dell’organizzazione. Le microspie sono state piazzate nel 2010: le conversazioni fra gli esponenti della ‘ndrangheta ionico-reggina hanno consentito al tempo di ricostruire le attività dei Commisso e di scoprire l’esistenza di ‘locali’ di ‘ndrangheta sia in Italia che all’estero: le indagini hanno portato all’operazione ‘Crimine’ con oltre 300 arresti. Un ulteriore analisi di quelle e di altre conversazioni ha portato all’operazione odierna, consentendo di individuare il ruolo dei Commisso nel narcotraffico internazionale, dimostrando come l’organizzazione fosse operativa in Belgio, Costa d’Avorio e Venezuela.