Ndrangheta, Klaus Davi: Tensione agli ospedali riuniti di Reggio Calabria
Momenti di tensione stamattina agli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria all’arrivo del massmediologo Klaus Davi con la sua troupe. Il giornalista, che sta preparando un’inchiesta sulle mani della Massoneria e della ‘Ndrangheta sulla sanità reggina, si è presentato nell’ospedale della città metropolitana tentando di intervistare le persone coinvolte nell’indagine ‘Mala Sanitas’, che lo scorso anno portò a processo 13 medici accusati per i decessi di due neonati, irreversibili lesioni di un terzo bambino, procurato aborto, traumi e lacerazioni, oltre che per falso ideologico e materiale, occultamento di atti veri e interruzione di gravidanza senza consenso (http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/10/10/reggio-calabria-lacerazioni-e-aborti-senza-consenso-13-medici-a-processo/3089093/). All’arrivo di Klaus Davi, che stava facendo alcune domande a Michele Tripodi, cugino di Alessandro Tripodi parente stretto della sanguinaria famiglia De Stefano nonché ex direttore del reparto di ginecologia coinvolto nell’indagine, ci sono stati momenti di tensione con l’attuale direttore del reparto, il dott. Battaglia, che poi sono rientrati e l’intervista è proseguita regolarmente. Klaus Davi sta cercando di appurare se il parente dei De Stefano, medico accusato dalla procura di gravissimi reati, che guidava quel reparto dell’ospedale è ancora regolarmente retribuito dai contribuenti: “Se fosse vero, sarebbe una cosa gravissima e inaccettabile! Non possiamo permetterci di finanziare pubblicamente anche solo indirettamente la mafia”, afferma il massmediologo. Klaus Davi sta anche provando a verificare se gli altri medici coinvolti sono tornati in servizio. Nei prossimi giorni sarà visibile il servizio.