Ndrangheta, 4 fermi per l’omicidio Bruzzese
I carabinieri del Ros, con il supporto in fase esecutiva dei comandi provinciali di Ancona, Reggio Calabria, Catanzaro, Brescia, Napoli, Torino, Pesaro, Vibo Valentia e del Gruppo intervento speciale (Gis), stanno eseguendo due provvedimenti di fermo emessi dalle Dda di Ancona e Reggio Calabria. Destinatari dei provvedimenti sono quattro soggetti indiziati di partecipazione ad associazione di tipo mafioso, omicidio e detenzione illegale di armi, reati questi ultimi aggravati dall’aver commesso il fatto al fine di agevolare l’associazione di tipo mafioso denominata ‘ndrangheta.Sono ritenuti al servizio della cosca Crea di Rizziconi i soggetti sottoposti a fermo dai carabinieri del Ros nell’inchiesta coordinata dalle Procure antimafia di Ancona e Reggio Calabria che hanno fatto luce sull’omicidio di Marcello Bruzzese, fratello del collaboratore di giustizia Girolamo Bruzzese.I due fermati dalla procura antimafia di Reggio Calabria sono Vincenzo Larosa e Michelangelo Tripodi. Larosa è indiziato di associazione mafiosa, mentre Tripodi è indiziato dell’omicidio di Marcello Bruzzese, in concorso con gli altri due fermati dalla Dda di Ancona, Francesco Candiloro e Rocco Versace. Tutti e quattro sono calabresi.La vendetta trasversale della cosca di ‘ndrangheta della Piana di Gioia Tauro si è consumata il giorno di Natale del 2018. Gli uomini del clan hanno agito conoscendo la località protetta dove risiedevano i familiari del pentito Bruzzese. I sicari incappucciati hanno atteso Marcello Bruzzese fuori dalla sua abitazione, nel centro storico di Pesaro, in via Bovio, sparandogli contro un intero caricatore con una pistola automatica calibro 9.(ANSA).