Locri, dispersione scolastica: Denunciate 10 persone
Continuano i controlli disposti dal Comando Gruppo di Locri nelle scuole della giurisdizione al fine di contrastare il fenomeno della dispersione scolastica che qualche tempo addietro avevano portato alla denuncia di 10 persone da parte della Stazione Carabinieri di Platì.
In tale contesto, i Carabinieri della Stazione di Riace hanno denunciato 5 persone del posto, genitori di alunni minorenni i quali, giuridicamente responsabili della vigilanza dei propri figli, non avrebbero adottato alcun provvedimento nei confronti dei medesimi, al fine di impartire l’istruzione scolastica obbligatoria, nonostante fossero a conoscenza delle numerose assenze accumulate durante l’anno scolastico.
I Carabinieri del Gruppo di Locri continueranno nei prossimi giorni a vigilare sul fenomeno della dispersione scolastica, effettuando periodicamente analoghe verifiche presso gli istituti scolastici, al fine di arginare tale fenomeno e prevenire gravi conseguenza a livello sociale.
Parallelamente a tali progetti è stata affiancata anche un’attività di sensibilizzazione della “Cultura della legalità” nelle scuole.
L’iniziativa rientra nel protocollo di intesa denominato “Contributi dell’Arma dei Carabinieri alla formazione della cultura della legalità” che il Comando Generale dell’Arma ha concordato con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, finalizzato a promuovere, nell’ambito dell’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”, un programma di attività a favore degli studenti.
In queste settimane, infatti, i Comandi dipendenti del Gruppo di Locri hanno proposto alle istituzioni scolastiche del proprio territorio una serie di incontri con gli studenti delle scuole elementari e medie, allo scopo di sensibilizzare i giovani su temi che rappresentano elementi fondamentali come l’”educazione alla legalità” e che spaziano dalle regole fondamentali per una civile convivenza al rispetto delle persone e dell’ambiente, non tralasciando il tema del “bullismo” fino ad approdare all’”educazione stradale”.