La Polizia di Stato di Reggio Calabria arresta un uomo di 75 anni per tentata estorsione e danneggiamento mediante incendio di autovettura.
Nella serata di ieri, a conclusione di articolate indagini coordinate da questa Procura della Repubblica – Settore Ordinario, la Sezione Reati contro il Patrimonio della locale Squadra Mobile ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari n. 888/18 R.G.N.R. – n. 765/18 R.G. G.I.P. – n. 90/18 R.O.C.C. emessa, in pari data, dal G.I.P. presso il Tribunale di Reggio Calabria, a carico di MUSOLINO Vincenzo classe 1943, per tentata estorsione e danneggiamento mediante incendio di autovettura.
I fatti risalgono al 23 dicembre 2017 quando, in pieno centro cittadino, intorno alle cinque del mattino, una Fiat Panda veniva completamente distrutta dalle fiamme.
L’intervento tempestivo degli agenti delle Volanti della Questura e dei Vigili del Fuoco aveva evitato il verificarsi di conseguenze più gravi, atteso che il fuoco aveva danneggiato anche un’altra autovettura e le pareti di un esercizio commerciale.
Le indagini svolte dalla Squadra Mobile, incentrate anche sull’analisi delle immagini dei sistemi di video sorveglianza presenti nelle zone circostanti al luogo in cui si era verificato l’incendio, consentivano di individuare l’autore materiale del delitto nel suddetto MUSOLINO Vincenzo, il quale si era recato personalmente sul posto dove era parcheggiata l’autovettura della vittima, l’aveva cosparsa di benzina e le aveva dato fuoco.
L’attività investigativa consentiva, altresì, di individuare il movente dell’azione delittuosa nel rifiuto della vittima di affidare i lavori di ristrutturazione delle facciate esterne di un condominio – in cui è proprietaria di alcuni appartamenti – ad una ditta edile gestita anche da MUSOLINO Vincenzo, ancorché formalmente intestata a suoi congiunti.
Dopo le formalità di rito in Questura, MUSOLINO Vincenzo – ex sorvegliato speciale di P.S., con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio risalenti nel tempo – veniva condotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Reggio Calabria, 31.03.2018