Gioia Tauro, un arresto per rapina

Nella mattinata odierna, a Rosarno (RC), su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi, i Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale in carcere, emessa dal Tribunale di Palmi – Sezione GIP/GUP, nei confronti di D’Agostino Bruno, di anni 31, perché ritenuto responsabile del reato di rapina aggravata.
L’odierno provvedimento cautelare giunge all’esito di una mirata attività d’indagine condotta dalla Stazione Carabinieri di San Ferdinando, sotto il coordinamento dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi, nel corso della quale è stato possibile raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico del D’AGOSTINO in ordine alla commissione di tre distinte rapine, commesse in un ristrettissimo arco temporale compreso tra gennaio e marzo di quest’anno, nei Comuni di Rosarno e San Ferdinando, ai danni di alcuni corrieri di spedizioni per conto della società “SDA – Express Courier”.
L’individuazione del rapinatore è avvenuta all’esito di un’attenta analisi del modus operandi con cui le singole rapine erano state portate a compimento, integrata dal contenuto delle dichiarazioni testimoniali rilasciate di volta in volta dalle vittime nel corso delle escussioni in sede di denuncia. La collazione degli elementi raccolti, infatti, ha permesso di documentare come il D’AGOSTINO, approfittando dei momenti di sosta effettuati dai corrieri per la consegna dei pacchi, dopo aver aperto lo sportello dei furgoni in uso agli spedizionieri, li costringeva, a volto scoperto ed in un’occasione sotto la minaccia di un’arma, a consegnare l’incasso della giornata intimandogli, prima di darsi alla fuga, di non sporgere denuncia ai Carabinieri proprio allo scopo di evitare di essere identificato in quanto già noto alle forze dell’ordine perché pregiudicato per reati specifici. L’ammontare complessivo delle somme sottratte nel corso delle rapine è stato stimato in circa 3.000,00 Euro.
L’arrestato, al termine degli adempimenti di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Reggio Calabria Arghillà, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa dell’interrogatorio di garanzia.