Gioia Tauro, controllo del territorio: 3 arresti nella Piana
Proseguono i servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale di Reggio Calabria nelle aree più sensibili della Provincia ed in modo particolare nella Piana di Gioia Tauro. Numerosi i controlli e le perquisizioni che hanno interessato il territorio della Compagnia di Gioia Tauro diretta dal Tenente Gabriele LOMBARDO che, nel corso dell’ultima settimana, è stato interessato da servizi mirati finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati in genere.
In particolare, i Carabinieri della Stazione di Serrata, nella mattinata del 18 maggio u.s., hanno arrestato, in flagranza di reato, P. C. , di anni 23, e la convivente T.E., di anni 25, poiché ritenuti responsabili del reato di furto aggravato di energia elettrica in concorso per aver alterato completamente, previa manomissione del contatore, il consumo di energia all’interno della propria abitazione ubicata nel comune di Laureana di Borrello (RC). Gli arrestati, entrambi incensurati, al termine degli adempimenti di rito sono stati subito rimessi in libertà.
Nella medesima giornata, i militari della Stazione di Laureana di Borrello, nel corso di un servizio perlustrativo, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, DIGIGLIO Antonino, di anni 42, perché resosi responsabile del reato di evasione. In particolare i militari sorprendevano il DIGIGLIO fuori dalla propria abitazione intento a parlare con un conoscente nonostante fosse sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari. L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato rimesso agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo.
Nella stessa settimana sono stati intensificati anche i controlli agli esercizi pubblici che hanno visto interessata, soprattutto, la municipalità di Gioia Tauro. I controlli, coordinati dalla Compagnia di Gioia Tauro, sono stati svolti col supporto specialistico del N.A.S. e N.I.L. di Reggio Calabria, ed hanno consentito di elevare sanzioni amministrative per un ammontare di circa 30.000 Euro, con conseguente sospensione temporanea dell’attività, nei confronti di due noti locali pubblici della città perché, nel corso dell’ispezione, venivano trovati diversi lavoratori irregolari nonché accertate violazioni alle norme in materia di sicurezza alimentare.