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Gioia Tauro, condannato l’ex presidente dell’autorita’ portuale Giovanni Grimaldi

Il Tribunale di Palmi, presidente dott. A. Battaglia ed a latere dott. Paris ed Ascioti, ha condannato l’ex Presidente dell’Autorità Portuale, Ing. Giovanni Grimaldi, alla pena di mesi sei di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali e dei danni in favore della parte civile da liquidarsi, quest’ultimi, in separata sede. Un decisione attesa da molti anni che ha reso giustizia al Gruppo Zen di Gioia Tauro, che ha subito una serie di pesanti vessazioni da parte dello stesso e dell’Autorità Portuale, che hanno fortemente indebolito e leso l’attività imprenditoriale esistente presso il Porto di Gioia Tauro. La famiglia Zito, imprenditori che hanno sempre lavorato in Lombardia, hanno deciso, intorno al 2004, di ritornare in Calabria, terra di origine, per iniziare una importante attività nautica. E’ così sorta la Zen che ha realizzato una serie di stabilimenti sulla banchina sud del Porto di Gioia Tauro per la costruzione di imbarcazioni di lusso e per il rimessaggio di queste. Il primo anno di produzione l’imbarcazione, di oltre 70 piedi, portata a Cannes ha vinto il primo premio ed in tale anno sono state vendute due di queste, di cui una in Russia ed altra presso gli Emirati Arabi. In tale occasione, vista la linea e l’efficienza tecnologica della stessa, vi sono state anche delle prenotazioni per altre tre imbarcazioni. Al tempo vi erano oltre 120 dipendenti che lavoravano, con ciclo completo, presso gli stabilimenti Zen. E’ successo, però, che l’Autorità Portuale ha negato la realizzazione della darsena per il ricovero di tali imbarcazioni e per il conseguente rimessaggio ed è iniziato un contezioso durato molti anni. Finalmente, il Consiglio di Stato riconosceva il diritto alla realizzazione della darsena, ma, nel frattempo, il mercato aveva perso quell’interesse per la evidente crisi economica sopravvenuta. Nel luglio del 2007 veniva chiesta dalla Zen la concessione per l’uso di uno specchio d’acqua di circa 600 mq. per poter ormeggiare e poi tirare con la gru sulla banchina le barche da rimessare. Tale concessione che doveva essere rilasciata in 30 giorni veniva, però, trascinata per oltre 915 giorni e consegnata, finalmente, in data 4.2.2010, dopo ben due sentenze del Tar della Calabria che riconoscevano tale diritto. Per tale evidente immotivato ritardo il Presidente Grimaldi veniva rinviato a giudizio per rispondere del reato di cui all’articolo 328, secondo comma, codice penale. Dopo diversi rinvii, in data odierna, dopo le conclusioni del PM, già avvenute in una udienza precedente, l’intervento del difensore della parte civile Zen, avv. Giacomo Saccomanno, e gli interventi dei difensori dell’imputato, avv.ti Antonio Feraco e On. Giancarlo Pittelli, il Tribunale chiudeva questa triste storia riconoscendo la responsabilità dell’ex Presidente Giovanni Grimaldi, condannandolo alla pena di mesi di reclusione, oltre alle spese ed al risarcimento dei danni. Grande soddisfazione di Antonino Zito, amministratore del Gruppo Zen, per aver ottenuto finalmente giustizia e per poter camminare a testa alta, avendo avuto fiducia nella magistratura, rifiutando tante altre offerte strade!