Expo e ‘ndrangheta, 13 arresti Inchiesta tra Lombardia-Calabria, contatti con politici milanesi
Interessi della ‘ndrangheta in speculazioni immobiliari e subappalti di grandi opere connesse a Expo 2015: i Carabinieri stanno eseguendo 13 arresti e perquisizioni tra Lombardia e Calabria. L’inchiesta è diretta dal procuratore aggiunto Ilda Boccassini. Gli arrestati avevano contatti con politici milanesi. Al centro delle indagini del Ros dei Carabinieri in particolare due gruppi della ‘ndrangheta radicati nel Comasco.
Di seguito i nomi: – Luigi Calogero Addisi, 55 anni, originario di San Calogero (Vibo Valentia), residente a Rho, centro nel milanese dove ha ricoperto la carica di consigliere comunale. Risulta imparentato con alcuni esponenti di vertice della cosca Mancuso di Limbadi, in Calabria. – Fortunato Bartone, 41 anni, originario di Mileto (vibo valentia) e residente a Giussano, in Brianza. E’ accusato anche di tentate minacce nei confronti della direttirice del carcere di Monza. – Antonio Denami, 25 anni, originario di Vibo Valentia, già agli arresti domiciliari per estorsione, è accusato anche non solo di tentate minacce nei confronti della direttirice del carcere di monza ma di aver incendiato l’auto di un vigile urbano – Antonio Galati, 62 anni, originario di Mileto (Vibo Valentia), residente a Cabiate (Como), ritenuto esponente apicale dell’organizzazione in Lombardia – Fortunato Galati, 36 anni, originario di Vibo Valentia, già detenuto per omicidio; – Giuseppe Galati, 43 anni, originario di Castellana Sicula (Palermo), già detenuto per traffico di stupefacenti. E’ anche accusato di tentate minacce nei confronti della direttrice del carcere di Monza. – Giuseppe Galati, 35 anni, originario di Vibo Valentia, residente a Cabiate (Como), imprenditore nel settore dei compro-oro, figlio del principale indagato, Antonio galati; – Franco Monzini, 65 anni, originario di San Benedetto Po (Mantova), residente a Milano, imprenditore edile, protagonista di un investimento immobiliare in una società occulta con Antonio Galati. – Salvatore Muscatello, 80 anni, originario di Amato (Cosenza ), agli arresti domiciliari per una condanna per associazione mafiosa in seguito al processo ‘Infinito’. E’ ritenuto il capo della locale di ‘ndrangheta di Mariano Comense (Como). – Alberto Pititto, 39 anni, originario di Vibo Valentia, commerciante di automobili a Mariano Comense e Cantù, e ritenuto persona a disposizione della famiglia Muscatello. – Matteo Rombolà, 27 anni, originario di Seregno, (Monza-Brianza), titolare di un panificio a Mariano Comense, cognato di Fortunato Galati. – Saverio Sorrentino, 53 anni, originario di Francica (Vibo Valentia), ritenuto “braccio destro” di Antonio Galati. – Luigi Vellone, 54 anni, originario di Serra San Bruno (Vibo Valentia), residente a Gessate (Milano), imprenditore in diversi settori, protagonista di un investimento immobiliare in società occulta con Antonio Galati.