Cosenza, sequestrati beni per 100.000 euro
La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Cosenza ha sequestrato beni per un valore di circa 100.000 euro nei confronti di una persona che, omettendo di comunicare all’I.N.P.S la sua emigrazione in uno Stato estero, ha percepito indebitamente assegni sociali a favore di cittadini in difficoltà economiche che abbiano compiuto 65 anni e siano residenti stabilmente in
Italia.
In particolare i Finanzieri, analizzando posizioni sospette, hanno smascherato una persona di fatto emigrata in America Latina che, tuttavia, risultava fittiziamente residente in un Comune dell’Alto Tirreno cosentino.
I meticolosi controlli hanno permesso di appurare che il beneficiario degli assegni sociali, al compimento dei 65 anni, era rientrato volutamente in Italia dal Venezuela per richiedere la provvidenza, era restato nel nostro Paese per pochi mesi al fine di acquisire una residenza ad hoc, e aveva presentato all’I.N.P.S. la documentazione occorrente per l’ottenimento del beneficio.
Tutto apparentemente in regola, ma raggiunto lo scopo ed ottenuto il riconoscimento dell’assegno sociale, l’uomo è ripartito per l’estero per fare ritorno nel Paese dell’America Latina.
Per tale motivo è stato denunciato all’A.G. per i reati previsti dagli articoli 81 e 640 del Codice Penale (truffa continuata), in quanto di fatto ha aggirato i requisiti richiesti dalla Legge 335/1995 per ricevere specifici contributi erogati dall’I.N.P.S., ossia la dimora effettiva sul territorio nazionale
L’attività investigativa delle Fiamme Gialle ha consentito, innanzitutto, di bloccare l’erogazione indebita ma, soprattutto, ha portato al sequestro preventivo su disposizione del Giudice per le Indagini preliminari, di una serie di beni, di valore equivalente alle somme illecitamente percepite.
Sono state sequestrate disponibilità liquide depositate su un conto corrente, una polizza vita nonché un’autovettura di pregio, per un importo complessivo di circa 100.000 euro.
La tutela della spesa pubblica nazionale rappresenta uno dei primari obiettivi della Guardia di Finanza, al fine di consentire la destinazione di risorse alle reali persone che ne necessitano e che hanno i requisiti per l’accesso a tali misure di assistenza.