Gemellaggio tra Cittanova e Vimodrone nel segno di Ciccio Vinci e Lea Garofalo
Lea Garofalo, la testimone di giustizia assassinata otto anni fa a Milano, cui per anni è stata tolta anche la memoria chiamandola, impropriamente, “la donna sciolta nell’acido”. Ciccio Vinci, lo studente di Cittanova ucciso quarant’anni fa dalla violenza mafiosa, suscitando la reazione di migliaia di studenti e cittadini oltre che delle forze politiche e sociali in tutta Italia.
A loro due, alla loro memoria e alla memoria di tutte le vittime innocenti della ‘ndrangheta è dedicata la giornata “memoria e impegno contro le mafie” durante la quale sarà firmato l’atto di gemellaggio tra i comuni di Vimodrone e Cittanova. L’appuntamento è per sabato 1 aprile alle ore 10 nell’auditorium comunale della cittadina milanese, e prevede, dopo i saluti dei sindaci Antonio Brescianini e Francesco Cosentino, gli interventi di Alessandra Dolci, magistrato della Dda della Procura di Milano, di Enza Rando, vicepresidente di Libera e avvocato che accompagnò le scelte di Lea e, dopo il suo assassinio, le denunce della figlia Denise Cosco, e di Pierpaolo Romani, coordinatore nazionale di Avviso Pubblico. Modererà l’incontro Lorenzo Frigerio, coordinatore di “Libera Informazione”.
«Un evento molto importante, il gemellaggio tra il comune lombardo di Vimodrone e il comune calabrese di Cittanova, entrambi aderenti alla nostra associazione» ha dichiarato oggi Pierpaolo Romani, che ha proseguito: «In un momento storico dove molti pensano di risolvere problemi più complessi alzando dei muri, questo ponte di memoria e di impegno che Vimodrone e Cittanova hanno costruito da Nord a Sud d’Italia mi sembra un segno di impegno politico-sociale-culturale di grande importanza e significato. Grazie ai Sindaci, Antonio Brescianini e a Francesco Cosentino per avermi invitato a partecipare a questo evento in nome di Lea Garofalo e Francesco Vinci».
Ha aggiunto Francesco Cosentino: «Pochi mesi fa abbiamo ricordato con don Luigi Ciotti il quarantennale della morte del nostro Ciccio. Portare il suo ricordo e la sua storia dall’altra parte dell’Italia, intrecciando alla memoria di Ciccio e di Lea l’impegno che ciascuno, cittadini e istituzioni, devono assumere per non dimenticare, è un imperativo categorico che mi colma di orgoglio e di commozione. Perché è indispensabile decidere da che parte stare, rinnovando la memoria delle nostre vittime innocenti. Entro maggio ospiteremo il sindaco di Vimodrone a Cittanova, per rinnovare la memoria e l’impegno quotidiani».
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