Cittanova, tante emozioni nel ricordo di Carmelo Pinto
Nella giornata solidale di riflessione sui Diritti civili, Donne, Pace, Creatività, organizzata a Cittanova, al Cinema Teatro “R. Gentile”, il 22 dicembre ,l’associazione Women, Vita, Libertà ha voluto rendere omaggio al Professore Carmelo Pinto.
Carmelo Pinto era nato a Palmi da madre siciliana e da padre campano, già da piccolo subì diversi interventi chirurgici ai piedi e incominciò a camminare a 7 anni. Trasferitosi a Palmi frequenta il filosofo Domenico Antonio Cardona con il quale discute di filosofia e frequenta anche lo scrittore Leonida Repaci. Dopo il liceo Scientifico Pizzi di Palmi, passa al liceo artistico di Reggio Calabria “A. Frangipane” e subito dopo si iscrive alla Facoltà di Architettura di Reggio Calabria. Non completa il corso di laurea ma Carmelo sviluppa la passione per la fotografia e per la scoperta della natura e della montagna. Nel 1974 comincia a lavorare nel sindacato della Cgil a Gioia Tauro e segue l’attività dei lavoratori delle costruzioni. Nel 1980 lascia il sindacato e inizia l’attività come docente di Arte della fotografia e della cinematografia presso l’Istituto Statale d’Arte “M-Guerrisi”( oggi Liceo artistico) di Cittanova. Qui coltiva con i ragazzi i laboratori creativi che puntavano alla riscoperta dell’Aspromonte e degli antichi mestieri.
Significativo fu il suo progetto “Aspromonte liberamente” rivolto alle scuole del territorio. Nel 2015 Carmelo Pinto va in pensione e dopo una lunga malattia, ci lascia il 30 ottobre del 2023 poco prima della pubblicazione del suo volume di poesie denominato “Macchie di inchiostro”, edito da Lyriks.
“Io ho conosciuto Carmelo Pinto nel 1977 e a Cittanova ho raccontato la mia esperienza sindacale che risale agli anni ‘70”
“Erano gli anni che sconvolsero la Piana di Gioia Tauro,
ad incominciare dalla rivolta di Reggio Calabria e dal famoso pacchetto Colombo che prevedeva la costruzione del 5° centro siderurgico a Gioia Tauro che avrebbe creato diecimila posti di lavoro, mai realizzato, ma per fortuna ci resta il grande Porto; la costruzione delle Diga sul fiume Metramo a Galatro, che doveva portare l’acqua all’impianto siderurgico, completata e collaudata e ferma là con i suoi preziosi 25 milioni di metri cubi di acqua;
la Superstrada Ionio-Tirreno, per portare i lavoratori dalla Ionica al Porto di Gioia Tauro, oggi S.G.C. 682, insicura ed in uno stato di abbandono e al centro dell’attenzione a livello del Governo e della stampa nazionale.
Carmelo, da dirigente della F.L.C. ( Federazione Lavoratori Costruzioni) si trovò investito da un compito fondamentale per il futuro della Piana e cioè impedire che le opere non si realizzassero e per questo, con 500 lavoratori edili del consorzio di imprese CO.GI.TAU si batteva contro le Istituzioni, contro la politica, contro le imprese, ma soprattutto contro la ‘ndrangheta, la quale ci mise le mani negli appalti.”
“Quegli anni furono anche gli anni della nascita delle Leghe per l’Occupazione, nati sulla scia dei Comitati dei disoccupati di Napoli, e Carmelo, assieme ad altri amici come Carlo Mileto, fu un protagonista e ricordo ancora che in tutti i comuni della Piana i giovani militavano nelle Leghe le quali tennero la loro prima Assemblea Generale proprio a Cittanova e organizzarono una grande manifestazione San Ferdinando, alla quale partecipò il sindacalista della Cgil Bruno Trentin.”
“A Cittanova-ho ricordato che quegli erano anche gli anni in cui la ‘ndrangheta sparava su chi ostacolava i suoi progetti fino all’eliminazione fisica come avvenne per Giuseppe Valarioti, giovane sindacalista, segretario del Pci di Rosarno, ucciso nel Giugno del 1980, dopo un incontro tra compagni”.
“L’iniziativa di Cittanova, voluta da Nino Cannatà e dagli attivisti di Woman, Donne, Vita, Libertà, oltre a presentare il saggio di Carmelo ha reso omaggio a tutte le donne che nel mondo combattono per affermare i loro diritti. Una tematica molto cara a Carmelo Pinto e anche per questo, gli interventi dei presenti , sono stati un miscuglio di emozioni e ricordi.
Hanno preso la parola : Maurizio Mazzolla, Aldo Polisena, Rocco Lentini, Alberto Conia, lo stesso Nino Cannatà e la nipote Alessia Pinto e diversi amici e alunni di Carmelo”.
“Carmelo Pinto aveva espresso ai suoi amici che venisse ricordato, alla sua morte, con un flash mob e così è stato oggi a Cittanova dove è stato realizzato un flash mob di emozioni, lacrime e ricordi e uno sguardo al futuro”
Aldo Polisena