Riceviamo e pubblichiamo. Nota stampa Domenica Raso consigliera di minoranza comune di Gioia Tauro

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Sono ormai quasi sette mesi che questa Amministrazione cerca di far credere alla cittadinanza che l’Opposizione sia assente o, nella peggiore delle ipotesi, incompetente. Questi aggettivi, però, non ci rappresentano minimamente. Anzi, sono parte di una narrazione fuorviante e strumentale, utile solo a sostenere un’opera di mistificazione della realtà, portata avanti sistematicamente dalla Sindaca e dai suoi collaboratori con l’intento di offuscare la verità agli occhi dei cittadini.

 

È necessario chiarire, anche a nome dei miei colleghi, consiglieri di minoranza, che le nostre assenze — due, nello specifico — sono state ampiamente motivate da ragioni di protesta e opportunità politica, non certo da lassismo o da una mancanza di rispetto verso il ruolo istituzionale che ci è stato affidato dagli elettori.

 

Per quanto riguarda invece la decisione di lasciare il Consiglio Comunale prima delle consuete comunicazioni della Sindaca, vogliamo ribadire che tale scelta nasce dalla volontà di non partecipare a quella che è ormai diventata una sorta di comizio elettorale, spesso ricco di offese gratuite rivolte sia alla Minoranza che ai cittadini. Una pratica, questa, del tutto inusuale in qualsiasi altro consesso civico. Se la Sindaca desidera dialogare con i cittadini per scopi politici o propagandistici, sarebbe più opportuno che lo facesse in piazza. Questo potrebbe anche rappresentare un’occasione_ per verificare se il consenso popolare di cui gode è ancora quello di sei mesi fa o se, nel frattempo, è calato significativamente.

 

Non possiamo, però, ignorare il suo silenzio assoluto sulla questione della chat contenente vergognose offese e minacce rivolte a una commerciante. Si tratta di un episodio grave, che dovrà necessariamente essere affrontato nel prossimo Consiglio Comunale. Questi comportamenti sono inaccettabili per qualsiasi cittadino, a* maggior ragione se riconducibili a un Amministratore pubblico. È essenziale che venga individuato con chiarezza il responsabile di tali azioni. Se, come insinuato dalla Sindaca stessa durante la scorsa seduta, il responsabile dovesse risultare essere un Consigliere di Maggioranza — nello specifico, il Consigliere Luciano Mangione, titolare dell’utenza telefonica da cui il messaggio è stato inoltrato —, chi di competenza dovrà  prendere delle decisioni drastiche anche se tali decisioni dovessero portare alla decadenza da consigliere o alle dimissioni  ciò per rispetto delle Istituzioni e dei cittadini.

 

Un’altra questione cruciale è quella relativa al rigassificatore. Su questo tema, la Sindaca sembra intenzionata a mantenere il silenzio, evitando il confronto. Gioia Tauro non può accettare l’ennesimo eco-mostro né tollerare decisioni calate dall’alto che penalizzano ulteriormente il territorio. Nessuna opera compensativa sarebbe sufficiente a far accettare ai gioiesi la costruzione di un impianto già rifiutato altrove, come a Piombino e in Toscana, che avrebbero tratto benefici diretti dall’approvvigionamento di gas, a differenza della Calabria e ne il raddoppio del termovalorizzatore ormai obsoleto e fortemente inquinante.

 

Se davvero la Sindaca intende mantenere la promessa di difendere Gioia Tauro con determinazione, dovrebbe impegnarsi a ottenere infrastrutture utili, senza accettare compromessi al ribasso. Questa potrebbe essere l’occasione per dimostrare che, quando l’obiettivo è il bene comune, anche i Consiglieri di Minoranza sono pronti a collaborare, schierandosi al fianco della Sindaca per difendere gli interessi dei cittadini.

 

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