Prosegue la rassegna Synergia 49 promossa dall’associazione Amici della Musica Manfroce. Domenica 26 gennaio alle ore 21:15 l’adattamento della celebre opera pirandelliana a cura di Marco Tullio Giordano e Geppy Gleijeses
Il teatro Manfroce di Palmi si prepara ad accogliere “Il Fu Mattia Pascal”. La celebre opera di Luigi Pirandello, liberamente adattata da Marco Tullio Giordano e Geppy Gleijeses, andrà in scena domenica 26 gennaio alle ore 21:15.
La rassegna Synergia 49, organizzata dall’associazione culturale Manfroce di Palmi, presieduta da Antonio Gargano, e finanziata con l’avviso pubblico Promozione Eventi Culturali 2024 della Regione Calabria, prosegue con la produzione firmata da Gitiesse Artisti Riuniti, Teatro della Toscana e United Artists.
C’è attesa per l’appuntamento teatrale che si pregia della partecipazione di Marilù Prati (vedova Pescatore e Silvia Caporale). Con Geppy Gleijeses (Mattia) e Nicola Di Pinto (Paleari e Giocatore), sul palco Roberta Lucca (Romilda e Pepita Pantogada), Giada Lorusso (Adriana e Cocotte), Totò Onnis (don Eligio), Ciro Capano (Batta Malagna e Papiano), Francesco Cordella (Pantogada), Teo Guarini (Pomino e Croupier), Davide Montalbano (Scipione e Svizzero), Francesca Iasi (Oliva).
«Il fu Mattia Pascal, pubblicato nel 1904, è il romanzo che diede a Pirandello fama mondiale e che, in continuità con Wilde, Dostojevski, Stevenson e contemporaneamente a Conrad, Freud e Kafka, farà dilagare nella letteratura del Novecento il tema del Doppio, del Doppelgänger, in modo così invadente da spazientire Nabokov che lo considerava “di una noia mortale”. In realtà nel romanzo seminale di Pirandello le vicissitudini di Mattia Pascal e del suo specchio Adriano Meis sono il contrario della noia: tanti sono i colpi di scena che nello spazio/tempo si consumano in continue sovrapposizioni, da suggerire nella riduzione per la scena una chiave non realistica e indurre la macchina teatrale a mescolarsi col linguaggio parallelo del cinema, sviluppatosi anch’esso agli inizi del “secolo breve”». Questa la nota di regia di Marco Tullio Giordana.
Palmi, 23 gennaio 2025