Cinquefrondi: Il Sindaco revoca la carica di vice Sindaco a Giuseppe Longo
Riceviamo e Pubblichiamo
Dopo una settimana di inutili allarmismi e di ricercata confusione politica, ricevo stamattina un messaggio WhatsApp con cui il sindaco mi comunica che “non ci sono più le condizioni” per cui io rimanga suo vice. La mia colpa pare sia stata quella di aver ribadito la “legittima libertà di avere posizioni e visioni diverse” da quelle del sindaco. Insomma, dopo lunghi anni di impegno e sacrifici il sindaco mi preferisce semplice consigliere comunale? Mi sono impegnato poco, molto, non abbastanza, TROPPO ? Non è dato saperlo, non sono questi i temi per cui subisco la revoca. Semplicemente, non avrei dovuto avere opinioni e vedute diverse dalle sue, a quanto pare.
Inevitabilmente, però, mi chiedo e vi chiedo…se, alla fine della fiera, il problema risulto essere io, non sarebbe bastata una amichevole e informale convocazione, durante la quale avremmo chiarito le nostre posizioni, prendendo io stesso atto della sua scelta?! Anche per rispetto a quella “amicizia dai tempi dell’infanzia” di cui mi parla il sindaco, in chiusura del suo messaggino.
Serviva proprio questa settimana di confusione e di inevitabile rallentamento dei lavori amministrativi?!
Per dovere nei confronti dei cittadini chiarisco che MAI le mie opinioni hanno intralciato il lavoro dell’amministrazione o la realizzazione del programma elettorale per il quale abbiamo ottenuto fiducia, non mi sono mai discostato dagli obiettivi con cui Rinascita si era presentata agli elettori e che ho doverosamente rispettato e rispetterò fino alla fine del mio mandato da consigliere comunale. Ho svolto le mie funzioni di vicesindaco e assessore sempre in sintesi con la linea della maggioranza.
Se a Cinquefrondi, però, avere una propria visione da offrire alla maggioranza non è un merito, ma una colpa, allora forse dovremmo rivedere tutti insieme il concetto di democrazia…
…ma di questo e di altro parleremo meglio nei prossimi giorni, in un’assemblea pubblica con i cittadini.
Per adesso, prendo atto delle scelte del sindaco e le rispetto, per come i valori democratici mi insegnano, pur non condividendole. Di certo, non smetterò di battermi per i diritti dei più deboli e per la rinascita del mio e del nostro paese.
Ciò che mi rende sereno è la mia coscienza pulita. Un caro abbraccio a tutti voi