Meteo, anticiclone da record: Caldo pazzesco in tutt’Italia
Splende il sole oggi su gran parte d’Italia: persistono delle nubi basse soltanto in poche aree, e soprattutto in Liguria e Toscana per il fenomeno della maccaja. Nubi basse anche nel nord della Sardegna, nella Calabria tirrenica centro/meridionale e nel Salento orientale. Le temperature sono in netto aumento rispetto ai giorni scorsi. Caldo folle in modo particolare al Nord, dove abbiamo temperature tardo primaverili con +14°C a Brescia e Rimini, +13°C a Milano, Genova, Bologna e Bergamo, +12°C a Torino, Firenze e Monza, +11°C a Novara e Biella. In montagna i valori termici attuali sono assurdi con +15°C a Cortina d’Ampezzo, +14°C a San Martino di Castrozza, +13°C a Selva di Cadore,+12°C a Peio. Fa caldo anche al centro/sud seppur con scarti inferiori rispetto a quelli del nord. Abbiamo +17°C a Cosenza, +16°C a Catania, +15°C a Napoli, Palermo, Taranto, Cagliari e Foggia, +14°C a Bari, +13°C a Roma, Pescara e Ancona, ma nelle prossime ore sono temperature che cresceranno ulteriormente. Sarà una vera e propria escalation di caldo nei prossimi giorni: l’anticiclone diventerà sempre più forte in tutta l’area Euro-Mediterranea e le temperature aumenteranno ancora. Non solo in Italia, ma anche in gran parte del continente in cui anche oggi, come già accaduto ieri, il clima è bollente. Stamattina abbiamo addirittura +5°C a Trondheim e Kaliningrad, +6°C a Stoccolma, +7°C a Copenaghen, +11°C a Berlino, +12°C a Dublino, tutte temperature che aumenteranno ancora nel pomeriggio. L’ondata di caldo si accentuerà nei prossimi giorni: durante il fine settimana, proprio in concomitanza con i Giorni della Merla che per tradizione dovrebbero essere i più freddi dell’anno, avremo temperature fino a +20°C in molte località italiane. Ma il vero picco esagerato sarà all’inizio della prossima settimana, nei primi giorni di febbraio tralunedì 1 e martedì 2, con temperature che potranno raggiungere i +25°C in molte località, da nord a sud. Almeno per altri 10 giorni non cadrà una goccia d’acqua se non per la condensa delle nubi basse tra Liguria e Toscana. La situazione idrica, già critica, si aggraverà pesantemente in tutto il nord, fino a diventare una vera e propria emergenza con laghi e fiumi ulteriormente a secco rispetto al deficit attuale, già pesantissimo. Non ci sarà neanche una bava di vento, con tutte le conseguenze del caso sull’ambiente: ripercussioni gravi per lo smog che già da ieri ha ricominciato a provocare seri problemi di salute in gran parte del territorio italiano.