Gioia Tauro, SUL: Troppe incertezze sul futuro del Porto
Gioia Tauro (Reggio Calabria). “La situazione di crisi al porto continua e all’orizzonte si intravede una inevitabile trattativa per mantenere l’occupazione”. E’ quanto emerso durante la riunione del Coordinamento dei Portuali Sul di Gioia Tauro tenutasi alla presenza del Segretario Nazionale Antonio Pronestì al quale sono state affidate le conclusioni dell’incontro. “Il cambio al vertice di Mct – prosegue la nota – apre un periodo di incertezza per il mancato confronto con le parti sociali da parte della Presidente del Gruppo che ha assunto direttamente il comando di Gioia Tauro. Sappiamo quanto stia a cuore il nostro porto alla signora Battistello ma forse non basta. Avremmo voluto suggerire che i nostri sforzi di lavoratori in 20 anni e specialmente negli ultimi 5 non hanno prodotto i risultati sperati forse perché l’organizzazione del lavoro non risponde alle reali esigenze oppure avremmo voluto ascoltare le ragioni per cui non si riesce a far decollare commercialmente il nostro porto, ma crediamo che ci sarà sicuramente il momento del confronto. Non vediamo l’ora, come lavoratori, di ribadire il nostro impegno e vogliamo essere attori principali insieme all’azienda per studiare una soluzione alla crisi attuale che garantisca i livelli occupazionali attuali. Siamo pronti a raccogliere quello che abbiamo seminato. Abbiamo dimostrato, con la nostra professionalità e i sacrifici che i lavoratori tengono all’azienda e vogliono che sia leader nel mercato del transhipment. Il nostro impegno e le dichiarazioni del Presidente di Mct se saranno realizzate risolleveranno il porto gioiese”. Pronestì ha evidenziato che “non crediamo e non vogliamo credere alle voci di tagli e licenziamenti e non permetteremo che si possano realizzare. Non crediamo che qualcuno abbia sfruttato la situazione o intende farlo ora anche perché serve solo determinazione per ribaltare l’attuale situazione. Occorre fare una campagna commerciale degna di questo nome, intervenire sull’ organizzazione del lavoro e investire appena possibile sui mezzi. Può sembrare poco, ma è questo che è mancato negli anni ed è questo che ci ha portato allo stato attuale, Noi ci crediamo, aspettiamo i fatti”.