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Il Cammino dello Spirito XX Domenica del Tempo Ordinario a Cura di Don Silvio Mesiti
Redazione Pianainforma.it
17 agosto, 2024
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VENTESIMA DOMENICA
Dal Vangelo secondo Giovanni
6,51-58
La parola di Dio, in questa XX DOMENICA, ci invita a concentrare la nostra attenzione sulla presenza reale di CRISTO nella storia, e nella vita di ciascuno di noi.
Gesù disse alla folla che lo cercava, e dice oggi a noi, «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo.
Questo pane, per gli ebrei, era esclusivamente la legge, la TORÀ, con i comandamenti dati da Dio a MOSÈ. Tutto questo escludeva e scandalizzava che GESÙ, figlio del falegname, potesse essere il vero pane disceso dal cielo, per la sua nuova immagine che presentava di Dio misericordioso.
Per noi, come afferma Giovanni nel prologo del suo vangelo, “Il Verbo di Dio, si è fatto carne e, diventato vero uomo, venne ad abitare in mezzo a noi”.
Si tratta della verità di fede rivelata, secondo cui, Gesu Cristo, ha assunto la nostra povera natura umana, (s è fatto carne) per rimanere in eterno, ogni giorno, unito a ciascuno di noi, grazie al mistero che i teologi chiamano ” unione ipostatica.
Grazie a questa unione, crediamo che nella seconda persona della Santissima Trinità, nel Figlio, la natura umana e la natura divina, sussistono unite sostanzialmente, in eterno in modo inscindibile.
“Io sarò con voi tutti I giorni, afferma infatti Gesu, fino alla consumazione dei secoli”
Il vangelo di GIOVANNNI, ci indica, in questo sesto capitolo, il modo con cui GESÙ ha deciso di attuare questa sua decisione, per essere presente nei secoli, nella nostra vita.
Si tratta di accogliere il suo essere pane disceso dal cielo, attraverso l’ascolto della parola di Dio, il Vangelo, e, soprattutto, nella celebrazione del sacramento dell’Eucarestia, istituito nell’ultima cena, raccomandandoci:”prendete e mangiatene tutti, questo e il mio corpo….prendete e bevetene tutti, questo è il calice del mio sangue,……..fate questo in memoria di me, perché ..se uno mangia di questo pane, vivrà in eterno, e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
Mangiare il Suo corpo e bere il suo sangue, diventa un impegno, ma anche una realtà concreta, di diventare veri uomini come Lui, vero Dio e vero uomo., crocevia della storia di tutta l’umanità.
Don Silvio Mesiti
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