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Il Cammino dello Spirito, XVI Domenica del Tempo Ordinario Anno B a cura di Don Silvio Mesiti
Redazione Pianainforma.it
20 luglio, 2024
Associazione volontariato Presenza, Breaking Video, Il cammino dello spirito
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SEDICESIMA DOMENICA
MC. 6,30 – 34
“ERANO COME PECORE CHE NON HANNO PASTORE”.
Nonostante le contestazioni, o addirittura il rifiuto da parte dei suoi parenti e concittadini, nella sinagoga di Nazaret, Gesù chiama a se, e poi invia a due a due, gli Apostoli per ANNUNCIARE IL VANGELO E LIBERARE l’umanità DAGLI SPIRITI IMMONDI che ancora stanno intorno a noi e dentro di noi.
È la stessa missione che Cristo affida alla chiesa, con l’avvento del Regno di Dio, nel segmento della storia in cui viviamo.
Un compito molto difficile in un mondo ancora condizionato dallo spirito di satana, che dilaga nella società in cui quotidianamente vengono ammazzati migliaia di bambini e di persone innocenti, a causa dI guerre assurde, quanto disumane.
Compiuta questa missione, seguendo le direttive che Gesù aveva loro indicate, gli Apostoli, tornando, “Si riunirono (attorno a LUI) e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e insegnato, mentre egli disse loro: “Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un po’”.
Un invito dolcissimo da parte del Maestro, che con premura, consapevole della loro e della nostra stanchezza, raccomanda mentre prepara un tempo ed un luogo di “riposo”, inteso come una pausa necessaria, per riprendere coscienza della grandezza della chiamata, e dell’immenso valore della missione che il Signore stesso aveva loro affidato.
L’invito di Gesu, suona per noi, ogni giorno, come necessità, di trovare momenti di preghiera, per stare con LUI, ascoltare la sua voce, e raccontare quello che abbiamo fatto e le persone che abbiamo incontrato, con momenti di gioia, ma anche di delusione, e soprattutto quello che ancora dobbiamo fare per la “santificazione di noi stessi e del mondo”. Che ci appartiene, da “fare nuovo”.
In questo contesto l’intera umanità, con le sue angosce , ci cerca e ci interpella, per conoscere ed ottenere la forza di Cristo, senza la quale rischia di rimanere oppressa e votata alla morte.
Per questo, come afferma il vangelo, “era infatti molta la folla che andava e veniva e non avevano piú neanche il tempo di mangiare.
“Allora partirono verso un luogo solitario, in disparte”, “sulla barca”
Segno della Chiesa, dove le folle li avevano preceduti e li aspettavano,
“perché erano come pecore senza pastore, e si mise a insegnare loro molte cose”.
“Il Signore è il mio pastore, non manco di nulla, anche se vado in una valle tenebrosa, non temo alcun male perché tu sei con me…”
Don Silvio Mesiti
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