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Il Cammino dello Spirito, XV Domenica del Tempo Ordinario Anno B a cura di Don Silvio Mesiti
Redazione Pianainforma.it
13 luglio, 2024
Associazione volontariato Presenza, Breaking Video, Il cammino dello spirito
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QUINDICESIMA DOMENICA
Marco 6,7-13
La conclusione del vangelo di domenica scorsa, ci obliga, come cristiani e come “chiesa”, a verificare il nostro rapporto con Cristo e col Vangelo .
” Se guardo il volto di Cristo, vedo infatti, tutto quello che dovrebbe essere la Chiesa, ma se guardo la chiesa istituzionale, non sempre ci vedo impresso il volto di Cristo” ; da qui l’esigenza di una conversione permanente.
Gli amici e i parenti di Gesu, abitanti di Nazaret, pur volendogli bene e stimandolo, non hanno il coraggio di accettare il suo nuovo messaggio, superando la dottrina della vecchia legge, predicata e praticata dagli scribi e dai farisei.
Anche noi oggi non abbiamo il coraggio di lasciare il modo formale e parziale di vivere la nostra fede, seguendo il messaggio delle beatitudini.
Il vagelo di questa domenica, ci racconta che dopo l’esperienza deludente vissuta nella sua città, “Gesù (MC.6, 7-13) chiamò a sé i Dodici”, per fare esperienza diretta di lui, prima di mandarli, ed essere in grado di farlo conoscere, attraverso la loro predicazione, e soprattutto la loro testimonianza di carità.
È la stessa necessità del nostro essere chiesa, quello di stare legati a Cristo, nelle nostre attività e liturgie, per poterlo annunziare autenticamente e con fedeltà.
“….e prese a mandarli a due a due, e dava loro potere sugli spiriti impuri”.
Accogliere di essere mandati ed andare a due due, implica la consapevolezza di non sentirsi padroni o soli, ma di appartenere ad una comunità non sociale ma mistica.
Consapevoli di dovere agire, non a titolo personale, ma come mandati dalla chiesa, comunità di fede, di culto e di carità, in cammino verso il Padre.(lumen gentium).
È importante e doveroso,in questo senso, evitare IL PERICOLO e superare LA PRASSI DI UNA PASTORALE DI APPALTO, nella quale I PROTAGONISTI, PIÙ CHE LA CHIESA, SIANO LE SINGOLE PERSONE O I VARI GRUPPI CHIUSI IN SE STESSI, IMPEDENDO LA PARTECIPAZIONE ATTIVA DI TUTTI, I BATTEZZATI, VERI PROTAGONISTI ATTIVI E protagonisti, come afferma la “christifideles laici”.
Don Silvio Mesiti
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