Il Cammino dello Spirito, VI Domenica del Tempo Ordinario Anno B a cura di Don Silvio Mesiti

SESTA DOMENICA

La lebbra scomparve da lui

MARCO 1,40-45

 

Venne da Gesù un lebbroso,

che lo supplicava in ginocchio e gli diceva:

«Se vuoi, puoi purificarmi!».

Il lebbroso, secondo quanto descrive il libro del levitico, è una persona impura, indegna, e da tenere lontana, non solo dal punto di vista umano, sanitario, sociale e civile, ma anche dal punto di vista religioso.

Egli è scomunicato, ed in quanto tale emarginato, secondo la legge giudaica, da Dio stesso, a cui non ha il diritto o la possibilità di rivolgersi!

È il Dio che si invoca anche oggi formalmente, ma continuando a vivere ed agire secondo le proprie leggi perbenistiche fatte di gelosie, invidie e vendette, ma soprattutto prive di ogni elemento di carità evangelica.

Prima di questo episodio di purificazione di un uomo lebbroso, segno di vera conversione della mente e del cuore, con cui si RICONOSCE il vero Dio, padre e AMORE, il vangelo evidenzia come tutti gli ammalati e gli indemoniati vengono condotti a Gesù per essere guariti, dagli apostoli O DALLE FOLLE.

Il lebbroso, invece, vedendo in Cristo incarnato IL DIO infinitamente misericordioso, “lento all’ira e grande nell’amore” verso tutti gli uomini, anche moralmente infinitamente indegni, si presenta da solo a Gesù, quasi sfidandolo “…se vuoi mi puoi guarire“.

Il gesto che compie Gesù di avvicinarsi, condannato secondo le leggi degli scribi e dei farisei, rende impuro anche lui.

GESÙ “…….ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito la lebbra scomparve da lui, ed egli fu purificato.”

Sembra strano che dopo aver compiuto questo grande atto di carità, Gesù sente il bisogno di “ammonirlo severamente, tanto che “lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote, e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro».

Si tratta di un rimprovero per non aver creduto nella misericordia di Dio.

È Una ammonizione rivolta oggi a tutti noi, che da Dio siamo stati perdonati, nonostante tutti i peccati, anche gravi, commessi, e non crediamo ancora, In un DIO CHE è SOLO AMORE,

 “Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte”.

Ancora oggi molti sono gli uomini che hanno bisogno di essere condotti a   CRISTO per credere e chiedere perdono a Dio ed al prossimo in tutti i settori della vita penale, sociale e politica!

LASCIAMO DUNQUE A CESARE QUELLO CHE È DI CESARE, DA RISPETTARE, ED È IMPORTANTE, ma continuando a credere nella forza e validità del vangelo.!

Parola del Signore

                                                                                  Don Silvio Mesiti