Il Cammino dello Spirito, IV Domenica di Avvento Anno C a cura di Don Silvio Mesiti
QUARTA DOMENICA DI AVVENTO
Lc 1,39-45
“benedetto il Signore Dio di Israele, perché ha visitato e redento il suo popolo”
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Una decisione, quella di questa giovane ragazza quindicenne, che viene attesa da millenni, come risulta dall’esperienza di tutto il vecchio testamento, e realizzata con l ‘incarnazione del Figlio di Dio, nel suo seno, divenuto ARCA DELLA NUOVA ALLEANZA.
Come sempre, nel vangelo di Luca, non tratta di una cronaca, quanto piuttosto di un messaggio attuale e moderno, quello del Natale, che coinvolge l’umanità intera e tutta la storia nella quale Dio è stato sempre presente, e con Cristo, l’Emmanuele”, rimane sempre con Noi.
In questa visita, i cui protagonisti sono Maria, giovane vergine, che porta e presenta Gesù, nel suo seno, ed Elisabetta, ormai avanti negli anni, immagine di tutta l’umanità, che accoglie finalmente, la venuta del Salvatore, e che porta in grembo il suo precursore Giovanni Battista.
… “Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo“.
L’incontro avviene nella casa di Zaccaria, dove da sempre, si ritiene sia il luogo in cui si realizzino le promesse di Dio, Annunciate dai profeti.
È un incontro arricchito e ratificato dallo Spirito Santo, che come per Maria, interviene non solo a ratificare quanto Dio ha promesso, ma che continua ad assistere ed ispirare preghiere di ringraziamento al Signore, “che ha visitato e redento il suo popolo“.
“Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che devo che la madre del mio Signore venga da me?”.
È quella di Elisabetta, una preghiera, che manifesta la gioia e la speranza quando ci accostiamo e riceviamo Cristo nella nostra vita, con vera fede.
“Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Certi della sua venuta, rimaniamo in attesa, e, dopo a averlo accolto, come Maria, attraverso le montagne dell’indifferenza, andiamo incontro a coloro che soffrono di solitudine o di qualunque altra povertà, portando la nostra opera e testimonianza di amore che, attraverso noi, si percepisca, quello vero e sicuro di DIO, padre misericordioso.
QUESTO È VERO NATALE,
Parola del Signore
Don silvio Mesiti
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