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Il cammino dello Spirito, Festa di tutti i Santi a cura di Don Silvio Mesiti
Redazione Pianainforma.it
31 ottobre, 2024
Associazione volontariato Presenza, Il cammino dello spirito
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FESTA DI TUTTI I SANTI
“Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi,
e io vi darò ristoro” (Mt 11,2
L’uomo per sua natura tende ad agire, con tutte le sue azioni, per essere FELICE.
Felicità che nel vangelo di oggi, ma anche nella prassi del mondo, viene definita “BEATITUDINE”.
Si dice comunemente “beato te” a chi ottiene il potere con ogni mezzo, anche illegittimo, a chi vince o ritiene di avere sempre ragione, non servendo la verità, a chi possiede grandi somme di denato, anche se rubato ai poveri, o perché vinto facilmente nelle lotterie, a chi vince le guerre, anche uccidendo migliaia di uomini, vecchi e bambini, ai delinquenti che usano violenza, incuranti della legge, a chi ha amici politici per vincere concorsi truccati, o addirittura per avere un posto in ospedale per potersi curare e non morire.
Ma Gesù, oggi a tutti gli uomini, che sanno di essere fratelli in quanto figli di Dio, indica con autorità la via di una felicità alternativa, la vera BEATITUDINE, ai suoi apostoli e discepoli, stanchi e delusi per le difficoltà o persecuzioni che subiscono, quotidianamente, e quindi sofferenti, per avere seguito o seguire i suoi insegnamenti.
Ad essi con tenerezza, comprensione ma autorità si rivolge ancora oggi dicendo: “venite a me voi tutti che siete stanchi e oppressi ed io vi ristornerò ….imparate da me che sono mite ed umile di cuore. E troverete ristoro”.
In vista di una vita beata, ai discepoli ed agli apostoli, stanchi ed avviliti di fronte ai problemi e alle persecuzioni che li opprimono, Gesù rivolge l’invito a “salire con Lui, simbolicamente sulla montagna”, da dove Dio ha parlato al suo popolo, dettato le sue leggi, e dove ora, è assiso LUi, “Re dell’Universo”, che proclama con diritto la nuova legge, quella della carità e dell’amore, da dare e ricevere, e di cui tutti abbiamo bisogno per essere autenticamente uomini e suoi seguaci.
A coloro che oggi, ancora tristi, e senza fiducia, perché ancorati e condizionati dalla logica e dalla prassi di un mondo senza DIO, IL SIGNORE ANNUNCIA E RASSICURA che il regno di Dio è stato realizzato già qui in terra, mentre restiamo in attesa della vita eterna.
A tutti gIi uomini che lo seguono e che sono ormai una folla, GESÙ indica la strada per essere veramente beati, cioè felici; si tratta di un modo di vivere animato e fondato sulla “povertà dello spirito”, non in termini materiali, ma ticonoscendo ed ispirandosi alla presenza dell’amore, come UNICA RICCHEZZA ED UNICO MEZZO, PER ESSERE VERAMENTE FELICI, OGGI E DOMANI, come ci insegna una sana antropologia e filosofia vera, fondata su saggia razionalità, che ci apre alla conoscenza del soprannaturale attraverso la teologia.
Tutti i santi dunque, per i quali oggi facciamo festa, sono coloro che nel silenzio e nel servizio alla verità verso il prossimo, sono stati coerenti col Vangelo; essi non devono essere considerati come mediatori presso Dio perr ottenere le grazie o i miracoli di cui abbiamo bisogno, quanto piuttosto come coloro che devono essere imitati, per indicarci la strada della santità, a cui tutti siamo chiamati e che loro hanno percorso, imitando Gesù.
È importante a questo punto, per la perseveranza dei giusti, l’annuncio della beatitudine conclusiva: “Beati gli Operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
…..Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».
Parola del Signore
Don Silvio Mesiti
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