Il Cammino dello Spirito, 2 Domenica di Avvento a cura di Don Silvio Mesiti

2  DOMENICA DI AVVENTO
“Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio.
Come sta scritto nel profeta Isaìa”:
 
Il contesto della comunità  a cui scrive MARCO   è molto difficile e forse disastroso, a causa della persecuzione di Nerone, che ha visto addirittura la morte degli apostoli.
È  certamente una situazione che ci vede protagonisti nel mondo attuale, fatto di violenze e guerre, ma anche di cristiani perseguitati e spesso martirizzati, solo per la loro fede in Cristo,  come ci dicono le cronache di ogni giorno.
 
Di fronte a questa realtà,  il  Vangelo di questa seconda domenica di avvento, ci parla di un nuovo inizio, fatto di speranza, con l’annuncio di un VANGELO, buona notizia, in cui Gesù  Messia, si rivela come Cristo, figlio di Dio, per dirci che Dio, nonostante tutto rimane PADRE   che non ci abbandona mai.
l’inizio del racconto non si riferisce quidi  alla natività  di Gesù Bambino a natale,  ma ma alla  sua manifestazione nella vita pubblica, sul fiume Giordano. 
GESÙ VIENE  annunciato e presentato da Giovanni Battista, il quale veste come i profeti, indossa  peli di cammello  e  mangia locuste e miele selvatico, essendo lui stesso l’ultimo dei profeti, ad annunziare la presenza imminente di  Cristo  nella pienezza dei tempi.
Alla gente che da ogni parte del mondo corre verso di lui per farsi battezzare, Giovanni raccomanda di preparare la strada a Cristo presente,  “che toglie il peccato del mondo”, attraverso un’autentica CONVERSIONE , intesa COME CAMBIAMENTO DI MENTALITÀ,  ma anche come condotta morale, fondata sulla fratellanza universale, e quindi ricca di opere di carità  concreta verso il prossimo.
 
                MEDITIAMO
«Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero:
egli preparerà la tua via.
Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri»,
vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati.
Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.
Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».
 Parola del Signore
Don Silvio Mesiti