Il Cammino dello Spirito, 2 Domenica del Tempo Ordinario Anno B a cura di Don silvio Mesiti

Dal Vangelo secondo Giovanni

                  1,25-43

       “videro dove dimorava e

            rimasero con Lui

 

In quel tempo Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù.

Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì – che, tradotto, significa maestro –, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete».

 

Come ai primi discepoli di Giovanni Battista, anche a noi la liturgia, ancora oggi, durante la celebrazione del sacrificio della messa, viene indicato il pane consacrato, presenza reale di Gesù, che rinnovando la sua passione, morte e resurrezione, salva e purifica dal male e dal peccato il mondo e la storia attuale “ecco l’agnello di Dio che toglie i peccati del mondo“.

Per realizzare questo progetto, dopo aver dato inizio alla sua vita pubblica sul fiume Giordano, Gesù rivolge l’invito a collaborare con Lui, ai discepoli di Giovanni Battista, come oggi a ciascuno di noi.

Mentre tuttavia essi decidono di seguirlo, il maestro domanda loro: “chi cercate“?

La risposta è molto significativa: dove abiti?

E la risposta di Gesù è la stessa che rivolge oggi ad ogni cristiano:” venite e vedete“, che ha l’obiettivo di verificare la fede concreta in lui, lontani dalla tentazione di una sequela alla ricerca di beni materiali o forme di potere.

VENITE E VEDETE“, si tratta di una proposta per la quale i discepoli rimangano a casa sua fino alle 4 del pomeriggio.

Si tratta di fare esperienza diretta con Lui nella preghiera di contemplazione e di condivisione, a contatto con le realtà e l’umanità con cui viviamo in ogni momento della nostra vita.

Nasce così per chi vive con lui e di Lui, dell’alba di un mondo nuovo, illuminato dalla fede e sorretto dalle opere di carità, verso ogni uomo, riconoscendosi tutti salvati dall’unico Padre che ci rende tutti fratelli.

 DON SILVIO MESITI