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Anoia, al fianco dei più piccoli, convegno sull’utilizzo consapevole dei social

È la Chiesa dell’Assunta ad Anoia Superiore, la dolce ed accogliente location del convegno sull’ “Utilizzo consapevole dei social nell’era del web 3.0” promosso dall’Associazione Don Adriano Raso. Davanti ad un pubblico d’eccezione rappresentato dagli studenti delle terze, quarte e quinte classi della scuola primaria e delle prime, seconde e terze classi della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo Anoia-Giffone-Della Scala, si è svolto un vero e proprio dialogo amichevole ricco di riflessioni ed indicazioni utili circa le opportunità ma soprattutto i rischi nascosti dietro l’utilizzo dei social e del web.

Il profondo mutamento delle abitudini legato alla pandemia e la conseguente accelerazione nell’utilizzo dei dispositivi informatici, della rete e dei social sin dalla prima età scolare, comportano l’esigenza di promuovere un uso sano e consapevole di tali strumenti, rafforzando le alleanze educative e i patti di comunità. La rapida evoluzione del digitale all’interno dei contesti educativi, con le conseguenti problematiche, relazionali, pedagogiche e socio – affettive emergenti in numero e dimensione statistica, ha portato la società a centralizzare l’attenzione su linee comuni di orientamento e prevenzione dei fenomeni di Bullismo e Cyberbullismo, diventa così un convegno con i giovani, un’occasione di incontro, confronto e riflessione importante.

Ad aprire e moderare gli interventi Fabio Martino, Presidente dell’Istituto Ambientale Regionale, che nel ringraziare i presenti ha introdotto il tema del convegno, dinamiche di vita oggi più che mai attuali in un’epoca in cui fin troppo spesso prevale la percezione virtuale a quella reale. A seguire i saluti del Sindaco di Anoia, Alessandro Demarzo, saluti intrisi di “speranza e di futuro” racchiusi nell’auspicio della sostenibilità di iniziative rivolte ai giovani, in cooperazione con le scuole, per attuare ogni strategia necessaria per promuovere fin dalla tenera età comportamenti improntati al rispetto per sé stessi e per gli altri. Dello stesso parere il Dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Anoia-Giffone-Della Scala, Prof. Dario Intorre, che nel ribadire l’importanza del “connubio scuola- società” sottolinea l’urgenza di divulgare buone prassi attraverso iniziative formative al fine di promuovere la crescita di “buoni adulti”.

Sulla stessa linea di pensiero Don Giuseppe Calimera, oltre che Presidente dell’Associazione parroco delle Chiese di San Nicola Vescovo e di San Sebastiano Martire di Anoia, che delinea la gravità di una società caduta nella solitudine per la mancanza di dialogo e richiama la necessità di ravvedersi e tornare al “focolare domestico”, a quell’incontro familiare e sociale concreto in cui la comunicazione è davvero reale.
Segue l’intervento di Lina Maiolo, Referente per la comunicazione e le pubbliche relazioni, che in rappresentanza della Caritas Diocesana di Oppido Mamertina-Palmi, consegna ai ragazzi delle linee guida circa l’importanza dell’ascolto e della fraternità per una corretta comunicazione, un cammino che se percorso in maniera condivisa con la famiglia e la società può evitare ogni tipo di problematica causata dalla vita reale e virtuale.

Il convegno è successivamente entrato nel vivo con l’indicazione dei rischi celati dal web attraverso l’intervento del Dott. Antonio Battaglia, Esperto in Analisi Web, Cyberbullismo, Cybersecurity e Cyberintelligence, che ha approfondito i temi relativi ai fenomeni di adescamenti online, cyberbullismo attraverso i social, sexting e falsi profili e gli strumenti di prevenzione per la violazione della privacy.

L’intervento è stato compartecipato con entusiasmo dai giovani studenti che hanno posto alcune interessanti domande alle quali il Dott. Battaglia ha risposto con dovizia di particolari.

La mattinata si è conclusa con la consegna di una targa ricordo della giornata che ha segnato l’inizio di un lungo cammino da percorrere sinergicamente con la comunità, la Chiesa e le Istituzioni, affinché la diffusione del bene e della tutela dei più piccoli possa diventare sempre più uno stile di vita radicato.

Lina Maiolo