Fiducia, apertura e si va avanti. Un Draghi propositivo alla conferenza Stampa. Di Al. Tallarita
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La premessa di apertura della conferenza stampa di Mario Draghi non lascia adito a nessun dubbio, non parlerà del Quirinale.
E tutto quello che sarà detto durante la conferenza, comprese le sue utilissime scuse, per non averla fatta prima, che fanno vedere il suo peso umano e istituzionale, sono ad appannaggio di scelte che vengono prese in base alle misure dettate dal virus. Guardando all’economia del paese e alle esigenze dei cittadini. Per chiunque voleva delle risposte in questa conferenza stampa le ha avute. Per chi ha orecchie da intendere intenda.
Ed ecco la conferenza stampa a grandi linee:
Il Presidente Mario Draghi apre la conferenza stampa, invitando tutti a vaccinarsi ringraziando chi lo ha fatto e contro i novax che riempiono le terapie intensive e premette che sul Quirinale non risponderà.
Apre dichiarando come la scuola sia una cosa molto importante e che abbiano riaperto oggi, proprio come gli altri paesi. Nessuno ha mai chiuso indiscriminatamente. Le politiche del governo sono coerenti con tali strategie. Si è lavorato per fare vaccinare tutti. Ora gli ospedali sono in sofferenza, proprio anche per chi ancora non è vaccinato. Si è incoraggiato al vaccino con il green pass rafforzato 2G e 3G. Obbligo vaccinale anche per chi ha più di 50anni, esclusivamente, sulla base dei dati. Anche lo Smart Working guarda a questo.
È inizio dell’anno pertanto bisogna guardare al futuro, ma anche al passato. La determinazione dei cittadini, del Governo, del Parlamento e di tutti, ha fatto superare molti ostacoli. E ancora ce la faremo.
Si aprono così le domande della sala stampa. La prima riguarda la riapertura delle scuole. La garanzie di sicurezza da parte dei presidi e la richiesta di De Luca ed Emiliano, fra misure di sicurezza e didattica a distanza.
La risposta parte con il Presidente che dice:” Emiliano ha dichiarato che è sempre d’accordo con Draghi anche se non ne è convinto”.. poi continua sostenendo, che le risposte riguardano le proposte delle regioni. Il governo ha la priorità che la scuola sia aperta in presenza, anche e soprattutto, per evitare le diseguaglianze.
Poi, per questioni di praticità, chiedere ai ragazzi di star casa e poi vederli andare in pizzeria o a fare sport, non avrebbe senso. E non ci sono i motivi per chiudere tutto. Perché grazie alla vaccinazione la situazione è diversa dallo scorso anno. Andranno in Dad a chi servirà, ma non tutti e non senza ragioni. Poi interviene il Ministro Bianchi e parla di numeri, dei docenti novax sospesi perché assenti senza motivazione, lo 0,72 percento, contro il 99 percento che invece ha deciso di vaccinarsi e plaude alla responsabilità dei docenti italiani.” Un 6 percento di loro è assente e tra gli studenti 4,5 percento, controllata la situazione si cerca di operare con attenzione in tutto il periodo.
Nelle disposizioni date si sono regolate, per fasce di età, le varie possibilità. Utilizzando tutti gli strumenti anche la DAD integrata, nei piani operativi della scuola.
I comuni che hanno richiesto di chiudere sono solo il 3,07 percento. Abbiamo a cuore i ragazzi e le ragazze perciò decidiamo tutto con cautela”.
Fa una domanda allora Lucia Annunziata,
se le misure prese, siano frutto di una mediazione politica, più che supportate da ragione scientifica.
Risponde Draghi, che quando si usano provvedimenti di portata sociale ed economica importanti, sono da considerarsi con molta riflessione.
Avere l’unanimità è un obiettivo possibile, con una soluzione trovata con un consenso, ci si augurerebbe di tutti.
Il provvedimento è stato concentrato in base alle fasce di età, che riempiono le tarapie intensive. I motivi di base, sono di proteggere la loro salute e quella degli altri cittadini, guardando all’occupazione ospedaliera, che fa si che le altre cure debbano essere posposte.
Inoltre dai colori delle regioni e il grado di costrizione sociale, se il virus supera una certa soglia, dipendono i parametri dell’ospedalizzazione. È necessario ridurre, il peso degli ospedali. Una decisione occorre che abbia una base scientifica
E così la parola lassa al Ministro Speranza e Locatelli.
Speranza sostiene che il 89 percento delle persone sopra in 12 anni sono vaccinati.
Ma la minoranza che resta, occupa la maggior parte delle terapie intensive.
Ecco perché si vuole ridurre la pressione sugli ospedali.
Locatelli inoltre sottolinea un assoluto, coordinamento col CTS.
Dalla successiva domanda posta, il Presidente Draghi trae spunto per spiegare di non dover fare come prima, tenendo chiuso tutto, ma vaccinando e aprendo e da qui l’ottica del susseguirsi dei decreti legge.
“È essenziale restare uniti”, sostiene, così come vaccinarsi. Bisogna restare con le attività aperte, per mandare avanti l’economia.
Il Presidente risponde alle domande successive, dicendo che si sta cercando di affrontare seriamente tutto anche secondo la ripresa del virus. Su un eventuale scostamento di bilancio, il Ministro risponde che si continuerà a riflettere su come procedere.
E continuano le domande su PNRR, le bollette e le varie difficoltà che i cittadini affrontano.. con un accenno la questione del Quirinale, se pur il Presidente sia stato molto chiaro, ribadendo che non avrebbe parlato di questa questione.
E torna sul fatto che siano stati stanziati 3 miliardi, ma che probabilmente altri provvedimenti saranno presi.
Tutto sarà fatto per affrontare l’emergenza sia il complesso sistema di disposizioni, che la prontezza ad agire.
E che sul PNRR sono stati raggiunti i primi obiettivi, sono arrivati i primi soldi anche a fondo perduto e che adesso si continuerà ad operare, affinché si arrivi agli obiettivi che sono stati proposti per inizio dell’anno.
Le stime di crescita si dicono positive, nonostante il verificarsi di certi eventi non ne facilitino le circostanze.
Guardando anche agli altri paesi europei il quadro è misto.
Il prezzo del gas per esempio, ha avuto un calo, seppur non tornando a quello precedente.
L’ultima domanda riguarda l’obbligo dei tamponi per il rientro dai paesi europei a 24ore, che ha complicato i viaggi e se la misura sarà modificata o meno. Risponde Speranza, che l’ordinanza è vigente fino al 31 gennaio e poi si rivaluterà. E che altri paesi europei hanno seguito la stessa misura.
Chiude Il Presidente Draghi, che spiega che tale conferenza stampa avviene per le critiche avvenute, e che i motivi per cui non ci sia stata allora, sono stati di carattere circostanziale. Scusandosi per aver sottovalutato le attese.
Fiducia, apertura e si va avanti. Un Draghi propositivo alla conferenza Stampa.