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Taurianova, i dializzati protestano per la riduzione del personale

  • Al Direttore Generale dell’ASP di Reggio Calabria
  • Ai Sindaci della Piana
  • Alle Organizzazioni Sindacali degli Operatori Sanitari
  • Alle Organizzazioni dei Pazienti Nefropatici
  • Alla Procura della Repubblica di Palmi (rc)

 

Varapodio, 16 Luglio 2017

 

Lettera aperta

 

Alcuni cittadini della Piana, Utenti delle prestazioni sanitarie fornite dalla Unità Operativa di Nefrologia e Dialisi di Taurianova, si chiamano “a raccolta” nel già costituito Comitato per difendere il loro diritto alle cure. Il dr. Pino Pardo, prima dializzato e poi trapiantato del rene, in rappresentanza dei dializzati e dei trapiantati renali che, ormai da diversi anni, vengono seguiti e curati nel Centro Dialisi di Taurianova, indica che l’occasione della chiamata a raccolta del Comitato, è offerta, ora, dalla riduzione del numero dei medici in servizio imposta dalla Direzione Generale dell’ASP. Dopo la ben nota carenza di personale infermieristico, che ha fatto chiudere le porte del Centro Dialisi a “nuovi” pazienti, adesso è il turno dei sanitari. Sono rimasti in servizio due soli medici che pur prodigandosi ad assicurare la loro presenza nei turni, distribuendosi tra mattina e pomeriggio, rinunciando ai dovuti riposi ed alle ferie, non possono garantire in eterno la continuità del servizio. Anche loro sono “umani” ed è prevedibile che, prima o poi, possano assentarsi… .

Il Comitato ritiene che i vertici dell’ASP non hanno dimostrato di recepire la gravità della situazione. Dopo aver  “espropriato” il Centro Dialisi di Taurianova di un medico per mandarlo al Centro Dialisi di Locri, con un provvedimento probabilmente illegittimo, hanno fatto, fin’ora, “orecchio da mercante” alle lamentele dei “medici superstiti” che prontamente hanno segnalato la “messa a rischio” della continuità dell’attività del Centro Dialisi di Taurianova.

Ci si chiede perché, invece di prendere immediatamente in considerazione le problematiche ed attuare i dovuti, e “giusti”, provvedimenti correttivi per garantire il diritto alla salute del cittadino, si “tira a campare” finché le situazioni diventano esplosive….

Se è vero, come è vero, che la situazione del Centro Dialisi di Locri era “critica”, quella del Centro Dialisi di Taurianova è stata fatta diventare “drammatica”. Non si può “spogliare la croce per vestire l’altare”!

Di fronte alle manifeste intenzioni di “attenzionare” il Centro Dialisi di Locri trascurando quello di Taurianova, ci si chiede se i suoi assistiti sono “figli di un Dio minore”.

Ciò succede perché il Sindaco di Locri nei giorni scorsi ha “fatto la voce grossa” mentre i Sindaci della Piana, tranne qualche eccezione, tacciono…?

Ci si deve dedicare ad organizzare le “rivolte locali” per ottenere qualche risultato?

 

  1. Pino Pardo,

                                                                                     per IL COMITATO

 DEI TRAPIANTATI E DIALIZZATI DEL CENTRO DIALISI DI TAURIANOVA