Rosarno, la minoranza abbandona l’aula consiliare
Questa minoranza ha sempre cercato di instaurare un dibattito sereno e costruttivo con la maggioranza per tentare di risolvere i gravissimi problemi che attanagliano la città. In tutte le discussione ha operato con tranquillità e senza polemiche sterili segnalando i problemi e suggerendo anche, a volte, le possibili soluzioni o la strada da intraprendere. Ma l’arroccamento posto in essere dal Sindaco Giuseppe Idà ha quasi sempre impedito un dialogo costruttivo. Il Consiglio Comunale del 10.03.2017 né è la prova più evidente. Per ben due volte la minoranza ha chiesto che venisse fissato un Consiglio Comunale aperto per poter ascoltare le persone e per poter aprire un dialogo con la nostra gente che tanto sta soffrendo per una crisi occupazionale ed economica senza precedenti. La prima volta alla nostra richiesta non è stata prestata la dovuta attenzione, ma abbiamo fatto finta di non capire e si è stilato, in Consiglio Comunale, un documento, con degli impegni per questa amministrazione. Non risulta che vi sia stata una relazione sul punto in Consiglio Comunale.
Abbiamo, quindi, chiesto nella data del 27.01.2017, con comunicazione via pec dell’01.02.2017, per la seconda volta la fissazione di un Consiglio Comunale aperto per discutere della crisi agricola, della disoccupazione e della crisi portuale. Ancora una volta disattendendo tale richiesta è stato fissato l’odierno C.C. chiuso. Una mancanza di rispetto per la minoranza, ma maggiormente per i cittadini di Rosarno. Nel corso del Consiglio la minoranza ha avanzato, prima della discussione, tale richiesta chiedendo già da subito la fissazione di una data per svolgere tale importante incombente democratico. La suddetta posizione è stata avvalorata e fatta propria dall’altro gruppo di minoranza che fa capo all’arch. Domenico Scriva. Pur nella ventilata adesione degli altri consiglieri, il Sindaco intervenendo con toni accesi -tanto da essere redarguito dal capogruppo Scriva- ha negato tale possibilità assumendo che prima doveva esaminarsi il documento redatto dalla Commissione Consiliare sui migranti. Una posizione non aderente alle necessità di un dibattito sereno e che non ha nessun senso logico in quanto un documento viene proposto dopo aver completato tutte le possibili audizioni e non prima di aver ascoltato le esigenze e le necessità degli agricoltori e dei lavoratori del porto. Comprendiamo che il confronto è difficile e che questa amministrazione si dà alla fuga e non vuole affrontare i problemi della città con l’audizione dei cittadini. Ma, il compito primario di una amministrazione seria è quello di ascoltare e cercare di trovare delle soluzioni. Fuggendo dalle responsabilità non si ottiene nulla, ma si aggravano i problemi e le situazioni.
Questa minoranza che ha a cuore il problema dei cittadini e che ritiene fortemente importante ascoltare tutti sulla crisi agrumaria e del porto non ha inteso oltre perdere tempo con chi i problemi li vuole nascondere. Per queste ragioni ha abbandonato l’aula per una forma civile di protesta e con espressa richiesta al Presidente del Consiglio di fissazione di un Consiglio Comunale aperto a tutta la cittadinanza.
I Consiglieri di Minoranza: F/to (Giacomo Francesco Saccomanno) (Giusy Zungri) (Enzo Cusato) (Alex Gioffrè)