Ultimo suono della campanella ma non per tutti. La fine delle lezioni e’ anche sinonimo di esami di stato
Con la chiusura dell’anno scolastico fissata per giovedì 9 giugno arrivano le vacanze lunghe per i 76.000 e più allievi delle scuole di ogni ordine e grado della provincia di Reggio Calabria . L’ultima campanella sta ,dunque, per suonare ma non per i novemila e cinquecento piccoli allievi della scuola dell’infanzia che termineranno le loro attività educative il prossimo giovedì 30 giugno .
Poi sarà vacanza per i più fino al 19 settembre 2022 presumibile inizio del nuovo anno scolastico, (la Regione Calabria non ha ancora emesso il decreto), tre mesi pieni lontani da compiti,interrogazioni e libri. Però,non per tutti sarà così . Per i ragazzi di terza media la fine delle lezioni di fatto è sinonimo di esami di Stato. Per i quattordicenni le vere vacanze scatteranno il 30 giugno, ultimo giorno utile fissato dal Ministero della P.I. per gli esami di Stato. I diciottenni, invece, saranno alle prese con gli esami almeno fino a metà luglio.
Intanto, è già tempo di scrutini e i prossimi giorni saranno dedicati nelle scuole alle valutazioni finali:scrutini per le ammissioni alla classe successiva e agli esami di Stato.
A cominciare per primi saranno i quattromila e duecentocinquanta alunni di terza della scuola secondaria di primo grado che affronteranno la loro ultima fatica, il conseguimento della cosiddetta ‘minimaturità’. A seguire i quasi cinquemilacinquecento maturandi circa delle scuole secondarie superiori che inizieranno i loro esami di stato mercoledì 22 giugno.
La minimaturità
L’esame, che ha carattere di verifica e certificazione degli obiettivi educativi e didattici a conclusione della scuola secondaria di I grado, rappresenta il primo banco di prova che gli alunni si ritrovano ad affrontare nel proprio percorso formativo. Nella scuola primaria, infatti, la componente valutativa è affidata ad un giudizio sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno e, solo in casi eccezionali e motivati, è prevista la non ammissione alla classe successiva (art.3 L.169/2008).
La valutazione rappresenta da sempre un momento di particolare rilevanza, non solo perché conclude un ciclo scolastico, ma perché al tempo stesso dà l’avvio ad un nuovo percorso di formazione culturale e personale per ciascuno studente.
L’ammissione agli esami di terza media compete al Consiglio di classe con giudizio di idoneità (espresso in decimi) per gli alunni che hanno ottenuto, con decisione assunta a maggioranza dal consiglio di classe, un voto non inferiore a sei decimi in ogni disciplina, voto sul comportamento compreso.
I requisiti di ammissione all’esame finale di terza media sono i seguenti: avere frequentato almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato secondo regolare ordinamento della scuola. Fanno eccezione situazioni legate alle particolari condizioni epidemiologiche.
E poi non essere incorsi in sanzioni disciplinari molto pesanti.
La votazione tiene conto del percorso scolastico compiuto , mentre le prove Invalsi svolte durante l’anno dallo studente non concorrono a definirne la valutazione.
L’eventuale non ammissione è deliberata a maggioranza.
Il calendario
Gli esami iniziano dopo gli scrutini e le date variano da istituto a istituto. Tuttavia è presumibile che la riunione preliminare di insediamento delle commissioni avvenga subito dopo la chiusura delle lezioni tra l’11 ed il 13 giugno.
Le prove
Per l’Esame del primo ciclo sono previste due prove scritte, una di Italiano e una relativa alle competenze logico-matematiche; seguirà un colloquio, nel corso del quale saranno accertate anche le competenze relative alla Lingua inglese, alla seconda lingua comunitaria e all’insegnamento dell’Educazione civica.
Per i percorsi a indirizzo musicale, al colloquio è previsto anche lo svolgimento di una prova pratica di strumento.
La votazione finale resta in decimi. Si potrà ottenere la lode. L’Esame si svolgerà in presenza, nel periodo compreso tra il termine delle lezioni e il 30 giugno 2022.
Per il solo colloquio, è prevista la possibilità della videoconferenza per i candidati impossibilitati a lasciare il proprio domicilio, condizione che andrà, comunque, documentata.
Il gap della Scuola Media
Le due aree principali su cui lavorare nell’immediato futuro sono gli apprendimenti in italiano e matematica; è un gap territoriale che parte sin dalla scuola primaria e si accentua nella scuola media, il ventre molle o se vogliamo l’anello debole del nostro sistema educativo.
La scuola media, una terra di mezzo, è da molti anni alla ricerca di una sua identità, attratta dalla scuola superiore (il piano alto della “secondaria”), ma poi richiamata alla comune appartenenza alla scuola di base (il c.d. “primo ciclo” dell’istruzione). L’alternarsi di diverse denominazioni (scuola – di volta in volta – media, secondaria I grado, del primo ciclo, di base) da l’imprinting a questa vera e propria sindrome pirandelliana, nella non risolta ambiguità della sua secondarietà – di accesso ai saperi formali e al pensare per modelli – o di completamento della formazione primaria, quindi di consolidamento dell’alfabetizzazione strumentale.
Occorre affrontare presto e con energia questa profonda crisi della scuola media, che da molti anni ha smarrito la propria identità e il senso della sua missione. Occorre ridarle una missione chiara aggiornando le sua offerta pedagogica e didattica, attraverso un forte orientamento alla personalizzazione dell’insegnamento da realizzarsi attraverso un’estensione del tempo scuola con una vera “scuola del pomeriggio”.
Prof. Guido Leone
già Dirigente tecnico U.S.R. Calabria
Reggio Calabria Giugno 2022