UDC Taurianova, il fallimento totale dell’amministrazione
Il commissario della locale sezione UDC di Taurianova, Salvatore Leva, con la presente nota, ritiene doveroso intervenire su quanto si sta registrando ad oggi nella nostra comunità taurianovese.
“Una crisi fantomatica, dopo quasi quattro anni di gestione amministrativa fallimentare, è sotto gli occhi di tutti e si sta manifestando con toni che ritengo siano tragici-comici. Infatti – afferma Leva – da un lato abbiamo Sindaco che non ha saputo gestire al meglio i suoi consiglieri tanto che, per evitare di essere mandato a casa, non nomina gli ulteriori due assessori perché evidentemente la politica del lasciare tutto così com’è gli consentirà di vivacchiare per questa fine legislatura. Intanto, però, chi ha cuore il rilancio socio-culturale ed economico e soprattutto politico di Taurianova, non può assistere in modo silente a ciò che accade Taurianova, una comunità che prima vantava servizi e che era tra le cittadine propulsive, con ruoli fattivi in ogni settore, ora purtroppo si trova in uno stato di evidente declino. Inconcepibile – prosegue Leva – che un Sindaco abbia come sua priorità quella di restare attaccato alla poltrona, anziché dimostrare che ama la sua terra e quindi portare avanti quei tanto sbandierati progetti che aveva promesso in campagna elettorale. Come non rammentare lo stato di incuria in cui versa attualmente la nostra villa comunale “Fava” oltre i diversi spazi pubblici, nonché le periferie e contrade che invece di essere interessate da progetti di recupero e/o valorizzazione si trovano in uno stato di palese degrado? Il nuovo P.S.C., l’unico strumento che garantisce i diritti di tutti i cittadini e utile allo sviluppo economico, non è stato ancora oggi approvato.
Pertanto, come esponente politico dello scudo crociato , ritengo sia corretto che il Primo Cittadino che ha dimostrato di essere tale per essere stato l’antesignano della parabola discendente della nostra comunità, abbia quantomeno uno scatto d’orgoglio e decida, senza ulteriori pantomime e teatrini cui oramai siamo purtroppo abituati nella sua triste e non proficua legislatura, di dimettersi per il bene della nostra amata Taurianova, al fine di consentire ad una nuova classe dirigente politica e sociale di dimostrare il proprio amore per la nostra terra e quindi attuare quel doveroso rilancio socio-economico che le permetta di ritornare agli antichi fasti ad essere punto di riferimento e non ultima periferia della piana di Gioia Tauro”.