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Terra dei fuochi a Reggio, la Cgil appoggia il procuratore Cafiero

Il Procuratore afferma che solo oggi si sta cominciando a lavorare  in questa direzione e pone l’interrogativo del perché nulla è stato fatto fino adesso visto che lo sversamento dei rifiuti è avvenuto tanti anni fa. Queste precise affermazioni, anche perché vengono da una fonte autorevole e che conosce le questioni come l’attuale Procuratore di Reggio, confermano in noi la convinzione che il problema dei rifiuti in Calabria e nella provincia di Reggio è stato fino ad oggi colpevolmente sottovalutato e va, invece, affrontato con tempestività e trasparenza. Questa terra aspetta risposte!

 

 

Le stesse risposte che aspettano i cittadini calabresi che hanno bisogno di serenità e di speranza per il territorio, l’ economia e la salute inquinate da decenni di veleni tossici. Nel 2009 ad Amantea la Calabria manifestò con dignità e consapevolezza, ma da allora pochi sono stati i segnali positivi ed anzi pare essere calato quasi un velo di silenzio e rassegnazione. Per questo assumono  grande valore le dichiarazioni del Procuratore Cafiero de Raho.

Noi, come tutti, sappiamo che i boss dei rifiuti in provincia di Reggio ed in Calabria, come in Campania, ammazzano il territorio e l’ambiente, i luoghi pubblici e di lavoro per fare profitti. Per questo sosteniamo con forza il lavoro e l’attenzione, anche su questo tema delicato, del Procuratore di Reggio e lo invitiamo ad andare avanti per scoprire retroscena e i torbidi ed inquietanti intrecci di questa vicenda.

Dal canto nostro, ribadiamo quanto richiesto qualche settimana addietro: venga in Calabria il Ministro dell’ambiente ed assieme alle Istituzioni parli ai calabresi ed avvii da subito la bonifica dei siti, delle terre e delle acque inquinate.