Sulla soppressione del volo per Torino da parte di Alitalia REGGIO CALABRIA/ EROI: TUTTI A ROMA PER PORTARE LE CHIAVI DELL’AEROPORTO ALL’ENAC
E sarà un viaggio da fare forzatamente in auto, perché percorrere lunghe distanze in treno dalle nostre parti è praticamente impossibile. Lo faremo al più presto così, magari da Lunedì anche i nostri deputati ed i nostri senatori eletti in Calabria potranno iniziare a viaggiare in auto oppure … a piedi come tutte le persone comuni.
Magari potrebbe essere un buon modo affinché finalmente anche la nostra deputazione si accorga del problema, o no? Forse solo allora si decideranno a muovere qualche interrogazione a risposta immediata da parte del Governo. Oppure a convocare in audizione l’AD Alitalia in Commissione.Che senso ha infatti lasciare un aeroporto aperto solo per garantire ai nostri parlamentari solo il collegamento con Roma o Milano? Ma che finalità o quali oscure manovre, magari di qualche particolare lobby di potere antimeridionalista, ispirano l’agire del nuovo AD di Alitalia Del Torchio?Mentre cerchiamo di capirlo, intanto Alitalia nel giro di solo un anno e mezzo ci ha tagliato ben 263 voli!!! Una cifra pazzesca e pensare che in alcuni casi, vedi il Torino, appunto, si tratta pure di tratte onerate.Insomma la situazione generale è la seguente: la Provincia di Reggio Calabria fino ad oggi si sta sobbarcando interamente l’onere economico di una società di gestione di cui detiene le quote di maggioranza del capitale ma all’interno della quale esistono come altri soci anche la Camera di Commercio ed il Comune di Reggio Calabria, la Provincia Regionale di Messina e la Regione Calabria. Questi ultimi due enti a tutt’oggi non hanno ancora perfezionato nemmeno il versamento delle quote, ma tant’è!!!Ed in più, nonostante gli sforzi compiuti dal Presidente Sogas Porcino e dal personale della società di gestione per risanare i conti dell’azienda e rendere più efficienti i servizi offerti ai passeggeri dello scalo, ci troviamo ancora di fronte ad uno scalo dove Alitalia spadroneggia in regime di quasi totale monopolio. L’ex compagnia di bandiera fa il buono ed il cattivo tempo. Mentre ENAC mantiene, nonostante tutto, ancora in vigore delle limitazioni tecnico operative che, a detta di quanti se ne intendono, sono anacronistiche e comunque nella maggior parte dei casi non hanno più motivo di esistere. Perché? Forse perché questo fa comodo ad Alitalia che ormai ha già belli e buoni tutti i propri piloti abilitati ad atterrare a Reggio Calabria? Forse perché l’esistenza di queste limitazioni è un deterrente per l’arrivo di altre compagnie presso l’Aeroporto dello Stretto? Mentre cerchiamo di interrogarci su questi “arcani misteri”, c’è poi addirittura chi continua a premiare ed alimentare questo “circolo vizioso”, emanando bandi per incentivare le compagnie aeree che, nel caso dell’Aeroporto dello Stretto guarda un po’ finisce sempre a beccarsi la fetta più grossa, indovinate chi? Ma naturalmente Alitalia! Si proprio la stessa compagnia aerea che è disponibile a trasportarti da Reggio Calabria fino a Torino solo se Papà Ministero e Mamma Regione continuano a portargli le caramelle …Come politico, come uomo da sempre impegnato nelle istituzioni al servizio del prossimo ed oggi in qualità di Presidente del Consiglio Provinciale di Reggio Calabria, peraltro ente che detiene le quote maggioritarie della società di gestione del Tito Minniti, ritengo che tutti i cittadini sono uguali e tutti hanno gli stessi diritti a muoversi, spostarsi e viaggiare liberamente, sia che si tratti di persone comuni sia che si tratti di parlamentari che ogni settimana prendono un aereo per andare a compiere il proprio dovere …Eh Già! Loro hanno il dovere di difendere gli interessi di tutti i cittadini italiani. tutti ovviamente tranne i malcapitati reggini o torinesi possessori di un biglietto andata e ritorno Alitalia che oggi purtroppo non varrà più. Il volo è stato cancellato. E intanto Alitalia si scusa con i signori viaggiatori per il disagio …