Solidali con Mimmo Lucano, sindaco di Riace

La notizia dell’arresto di Mimmo Lucano, sindaco di Riace, ci addolora e ci coglie di sorpresa. A fine agosto, nel corso di un’affollatissima manifestazione nel cortile degli Ottimati a Reggio, Mimmo aveva annunciato lo sblocco dei finanziamenti da parte del Ministero dell’Interno a seguito della positiva conclusione delle indagini amministrative in corso sulla gestione del sistema di accoglienza dei rifugiati nella cittadina ionica. Ora la magistratura ha evidentemente nuovi elementi ed è bene che accerti la verità. Ai magistrati chiediamo solo di fare in fretta perché ogni ora in più di fermo del sindaco di Riace, oggetto non casuale dei primi attacchi di Salvini una volta divenuto ministro, è benzina che alimenta un clima di intolleranza e di xenofobia dilaganti. Ieri a Lampedusa, nel quinto anniversario della strage di trecento sessantotto migranti ad un passo dalle nostre coste, per la prima volta, il governo italiano è stato assente alla cerimonia e qualcuno ha addirittura annunciato con l’arresto di Lucano la fine dell’era del business dell’immigrazione. Tutto ciò è intollerabile perché noi crediamo per intero nella buona fede di Mimmo e per noi, come per moltissime persone in tutto il mondo, il sindaco di Riace è un simbolo di umanità, un modello di concreta e positiva gestione dei fenomeni migratori che vogliamo adottare a Palmi e vorremmo fosse adottato in molti altri comuni calabresi ed italiani. Per questo siamo solidali con Mimmo e saremo a Riace sabato prossimo a testimoniargli tutta la nostra simpatia e il nostro affetto.