SHUTDOWN CALABRIA
Ci si trova in una situazione paradossale con un trasporto regionale al collasso, gestito male e a servizio solo dei grandi centri cittadini, isolando completamente le periferie rendendo difficili anche i collegamenti più essenziali(studenti e pendolari). Sta andando peggio con i collegamenti Nazionali che oltre ai materiali scadenti(carrozze del secolo precedente) la Calabria è servita solo da un paio di corse al giorno e con continui ritardi.
ShutDown Ambiente: dopo 15 anni di commissariamento ci si trova peggio di prima con un Regione al collasso. Presto ci si ritroverà con le strade invase dai rifiuti,in quanto le discariche esistenti non sono sufficienti (o poste sotto sequestro) e gli impianti, per il trattamento dei rifiuti, ormai deteriorati per la inefficace manutenzione fatta negli anni, non potranno garantire il giusto funzionamento.
ShutDown LSU-LPU: precari e sfruttati da chi dovrebbe garantirli e, volano di quei servizi erogati dalle Pubbliche Amministrazioni,che in questi giorni verranno meno a causa delle proteste per rivendicare i propri diritti lavorativi. ShutDown Sanità: le Asp Regionali ormai da tempo non forniscono la necessaria assistenza sia farmacologia sia ospedaliera a tutti quei pazienti che la necessitano. Potremmo parlare per mesi interi delle problematiche esistenti, ma mi limito solo a segnalare che il 30% dei Calabresi è costretto a curarsi fuori Regione,con un notevole sperpero di risorse economiche personali e anche Regionali.
ShutDown Scuola: a prescindere dalle riforme scolastiche, che hanno reso difficile lo studio e la possibilità di accedervi.Anche quest’anno si è registrato un calo delle iscrizioni probabilmente dovuto al caro libri e alle tasse universitarie, in continuo aumento. ShutDown Società Partecipate: pensate, create e gestite male e chiuse malissimo. Società che davano lavoro a circa 5.000 famiglie in tutta la Regione, che saranno costrette a chiudere per una serie di motivi non imputabili ai lavoratori,ma dettate dalle nuove normative e soprattutto per motivi amministrative delle società stesse. ShutDown porto di Gioia Tauro: con di circa 500 posti di lavoro a rischio. Doveva essere il rilancio occupazionale Calabrese e Nazionale invece si è dimostrato il più grande fallimento degli ultimi anni. Ultimamente, utilizzato per le propagande elettorali e per creare false aspettative .Illudendo i giovani Calabresi con continui progetti,ideati per un rilancio socio-economico del territorio,ma di fatto serviti a chi ancora una volta ha voluto speculare sui lavoratori e sulla Calabria tutta. Novembre sarà un mese caldo per chi ha la responsabilità politica(anche nazionale) di aver fatto fallire un’intera Regione. Le parti sociali insieme ai lavoratori,cittadini e alle loro famiglie grideranno con forza il loro disagio causato da chi ne ha avuto la responsabilità.