Sequestrati beni per 3 milioni di euro.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Locri, traggono spunto dai rilevanti e sospetti crediti ai fini IVA esposti in dichiarazione dalla società per € oltre 5.200.000,00. Gli sviluppi investigativi hanno messo in luce che buona parte di quei crediti sono stati conseguiti by Text-Enhance”>prevalentementeattraverso l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti emesse da altre imprese operanti nel settore dell’edilizia ed aventi sede anch’esse nella Locride. In particolare, la società destinataria del provvedimento, operante nel settore delle costruzioni di strade, autostrade e piste aeroportuali, ha perpetrato una grave frode by Text-Enhance”>fiscale, attraverso l’annotazione nella contabilità degli anni 2007 e 2008 di elementi passivi fittizi riconducibili a fatture per operazioni inesistenti per un ammontare pari a circa € 10.000.000,00 (aventi come oggetto “studi di fattibilità”), nonché ad arbitrarie contabilizzazioni di fatture per l’importo di circa € 7.500.000,00. Dette fatture originariamente sono state emesse dai fornitori per importi dell’ordine di migliaia di euro, ma successivamente sono state annotate dalla società in questione tra gli acquisti (con IVA a credito), per valori dell’ordine di milioni di Euro (ad esempio fatture emesse per un valore di € 17.248,00 ed IVA pari ad € 3.449,60 si trasformavano “inspiegabilmente” nei registri contabili in fatture di importo imponibile pari ad € 1.724.800,00 ed IVA pari ad € 344.960,00); in tal modo, la società si è procurata fraudolentemente un credito IVA per oltre € 5.200.000,00. L’applicazione della misura ablatoria è stata possibile grazie alla disciplina dettata dalla legge 244/2007 (finanziaria per il 2008), che ha inteso predisporre un efficace strumento di cautela delle ragioni dell’Erario, estendendo l’applicazione del sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente, anche ai reati fiscali. L’operazione di servizio by Text-Enhance”>conferma ulteriormente l’impegno delle Fiamme Gialle di Reggio Calabria nel controllo economico del territorio di tutta la Provincia, a testimonianza del ruolo primario della Guardia di Finanza di lotta al dilagante fenomeno dell’evasione fiscale e di tutela dei cittadini che operano nel pieno rispetto delle regole e della legalità.