SCUOLA, CALIGIURI: “CALABRIA JONES” UNA BUONA PRATICA EDUCATIVA ED ECONOMICA.
Il numero dei
pernottamenti nelle strutture alberghiere e’ stato significativo: 20.676 di cui 3.808 (il 18% del totale dei pernottamenti) nella strutture ricettive della provincia di Cosenza; 6.560 (32%) in quelle di Catanzaro; 5.704 (28%) in quelle di Crotone; 2.904 (28%) in quelle di Reggio Calabria e infine 1.700 (8%) in quelle di Vibo Valentia Le strutture ricettive che hanno ospitato i protagonisti di “Calabria Jones” sono state 49. Di queste 12 (il 25%) nella provincia di Cosenza, 12 (25%) in quella di Catanzaro, 9 (18%) Crotone, 12 (24%) Reggio Calabria e 4 (8%) Vibo Valentia. Venti delle 107 scuole coinvolte sono state ospitate nelle strutture ricettive della provincia di Cosenza, 33 in
quella di Catanzaro, 29 Crotone, 16 Reggio Calabria e 9 Vibo Valentia. E altre rilevanti ricadute si sono verificate per trasporti, agenzie di viaggio, ristorazione e sopratutto per le esperienze lavorative che hanno riguardato oltre cento tra laureati in beni culturali ed archeologia. Degli itinerari proposti alle scuole, quello più visitato è stato “Kroton” (Crotone) scelto da 34 istituti (il 32%); 17 scuole (16%) hanno preferito “Skylletion-Scolacium” (Borgia); 13 scuole (12%) “Tiriolo”; 13 scuole
(12%) “Sibarys” (Cassano allo Ionio-Corigliano Calabro); 12 scuole (11%) “Lokroi Epizephirioi (Locri-Portigliola); 10 scuole (9%) “Hipponion” (Vibo
Valentia); 4 scuole (4%) “Laos” (Santa Maria del Cedro); 3 scuole (3%) “Kaulonia” (Caulonia); infine 1 scuola (1%) “Krimisa” (Cirò Marina-Strongoli). Caligiuri ha evidenziato tutte le ricadute positive di “Calabria Jones: “I test somministrati agli studenti – spiega l’Assessore – confermano un approfondimento delle conoscenze archeologiche e culturali, con la possibilità di conoscere per la prima volta beni culturali e luoghi. L’immagine negativa della nostra regione influenza anche le giovani
generazioni. Con “Calabria Jones” speriamo di invertire la tendenza, facendo comprendere la nostra storia e la nostra identità. Un professore ci ha raccontato che uno studente, alla fine del viaggio in pullman, gli ha detto: “Caro Professore, ma la Calabria non e’ poi cosi’ male”. “La Regione ha indicato come preminenti le scuole ad alta densità criminale, cosi’ come la presenza di disabili, rom e immigrati. Fondamentale, poi, è stato lo stimolo dato alla creatività e alla fantasia dei nostri studenti”. L’Assessore non ha trascurato di evidenziare alcune delle carenze: “Un progetto pilota – afferma Caligiuri – soprattutto se di tali dimensioni, porta sempre con sé dei nei che cercheremo di eliminare col prossimo bando in fase di preparazione. Abbiamo riscontrato lo stato d’abbandono di alcuni siti archeologici, la mancanza, in alcuni casi, di laboratori per la didattica e il poco tempo per svolgerla; lo scarso numero di tutor; la carente segnaletica stradale e l’eccessiva distanza tra un sito
archeologico e l’altro. Inconvenienti che non diminuiscono la qualità di un progetto che tende a fare conoscere alle giovani generazioni l’identità calabrese, che e’ espressione di una grande storia”. Caligiuri ha infine informato che il 21 dicembre 2012 al Centro Agroalimentare di Lamezia Terme i 4.848 studenti protagonisti di “Calabria Jones” riceveranno, alla Presenza del Presidente Scopelliti, un diploma nel corso di una iniziativa con Umberto Broccoli, Sovrintendente ai Beni
Culturali del Comune di Roma e autore della trasmissione radiofonica “Conparolemie”.