San Martino di Taurianova: MORTO ALL’OSPEDALE DI GIOIA L’ANZIANO CADUTO IN CASA L’AGONIA DI ANTONINO SICARI.UNA TRAGICA STORIA DI ERRORI ,SOLITUDINE E ABBANDONO UN CALVARIO DI SOFFERENZA VISSUTO CON DIGNITOSA SERENITA’
Tutto precipita infine di colpo poco più di due mesi or sono. I giornali titolano di un anziano caduto in casa e rimasto a terra con una spalla fratturata per ben tre giorni: fino a quando i vicini di casa non avevano avvertito i Carabinieri che, forzata la porta di casa, trovarono l’uomo riverso vicino al suo letto, in uno stato indicibile: coperto di escrementa e con nugoli mosche che già ronzavano intorno.
Soccorso, fu portato in Ospedale e da qui poi dimesso per essere trasferito in un reparto di lunga degenza essendo l’uomo parzialmente paralizzato. Infine dopo l’Ospedale il calvario dell’uomo fa tappa nella casa di riposo di Rizziconi. Qui il Sicari racconta una sua versione dei fatti diversa dal malore che fino ad allora si era ritenuto essere stata la causa di tanto sfacelo: parla di una aggressione, di percosse, di gente che lo teneva immobilizzato schiacciandogli il collo con il piede: verità alternativa o albagia di un uomo fortemente provato dalla malattia, con il corpo coperto di piaghe sierose, un dito in necrosi, e tante chiazze violacee sul corpo che forse non erano solo lividi o esiti di percosse ma segni evidenti di altri mali che lo avevano repentinamento ghermito ? Nella spalla destra un ago : ” me l’hanno messo in ospedale”- aveva spiegato. In realtà era un collegamento per infusioni attraverso la succlavia che era stato installato al momento del ricovero e dopo non più rimosso.
Lo sventurato viene assisistito oltre che dal personale della casa di riposo dalla gente di buon cuore di San Martino, vicini di casa e promotori della locale charitas. Dei parenti stretti neanche l’ombra. Pare che una figlia fosse inizialmente venuta andando poi via senza più far ritorno. Negli ultimi giorni Antonino, come tutti lo chiamavano , peggiora, il labbro dal lato sinistro mostra segni di una paresi che prima non c’era e che fa pensare ad un nuovo ictus successivo a quello che lo aveva già paralizzato .La fonetizzazione diventa stentata , e il sorriso un ghigno di sofferenza. Ma Antonino non si lamenta, accetta la sofferenza con una serenità che sgomenta e quanto ai parenti dice “hanno fatto una comparsata” I Carabinieri di San Martino raccolgono la sua versione dei fatti e probabilmente già prima della morte alla Procura di Palmi un fascicolo su questa vicenda viene aperto. Fra i 15 e il 16 Luglio, Antonino confiderà ancora qualche particolare della “sua” verità ai Carabinieri di San Martino ma quel suo corpo ormai interamente coperto di piaghe, in parte paralizzato , in parte violaceo in parte scarnito e in altra gonfio come se la pelle dovesse scoppiare, quel suo viso ormai scarnito e pallido di un pallore innaturale e il dito in cancrena lasciano ben poche speranze ai medici che il 18 pomeriggio , portati da un legale, si intratterranno a lungo nella stanza dell’uomo. A tarda sera giungono i risultati di una analisi che confermano che il quadro clinico potrebbe precipitare da un momento all’altro. Poche ore dopo l’uomo verrà trasferito a Gioia Tauro dove poi giorno 20 spirerà.
Un tragica storia di solitudine e di dolore: Una storia, quella di Antonino , che ci dice quanto grande possa diventare la miseria umana e quanto dolore l’uomo possa provocare e possa subire.
Restano ora gli interrogativi: Fu un ictus seguito forse da convulsioni e dal restare immobile per più giorni in una medesima postura a provocare l’emiparesi e tutte le altre lesioni evolute poi in piaghe? O furono le percosse dei possibili aggressori a provocare l’ictus ? E se qualcuno si introdusse nella casa perchè lo fece ? Quali segreti ha portato con se nella tomba Antonino Sicari?
In ogni caso l’autopsia disposta sul cadavere fa capire che la magistratura vuole veder chiaro in una faccenda che si è tinta di giallo o che, se la morte fosse causa di una terapia non idonea, non sufficientemente efficace o forse solo tardivamente disposta altro non sarebbe che un ennesimo caso di mala sanità