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San Ferdinando, per Pantano i Pisu sono l’ultimo treno

Preoccupa, non poco, il silenzio assordante del Palazzo Comunale, nessun comunicato stampa di smentita,  nessuna informazione, nessuna prospettiva di confronto pubblico per  cercare soluzioni comuni, nessun intervento del sindaco, utile a rassicurare e rincuorare gli animi dei tanti cittadini che appaiono increduli, smarriti e preoccupati. Si registra soltanto una mentalità obsoleta, un vecchio modo di fare politica dispotico e prepotente, un’amministrazione comunale, inattiva, fiacca, indolente, capace soltanto di creare disagio alla popolazione e condurre allo sfascio il paese.

E’ inutile illudersi, il cuore pulsante del nostro paese, “non batte”, è stato irrimediabilmente ferito, stroncato, da pseudo amministratori che, in campagna elettorale, si erano arrogati del diritto di pianificare il nostro futuro, che, istituzionalmente, avrebbero dovuto rappresentare il punto di riferimento di ogni singolo cittadino e volano di crescita sociale, culturale ed economico.Abbiamo, invece, preso atto di una diffusa incapacità strutturale nella gestione politico-amministrativa, dell’assenza di un qualsiasi tipo di impulso, propulsivo o propositivo, che potesse riprendere a fare battere il cuore pulsante della nostra comunità, nessun provvedimento o intervento degno di nota durante i rari consigli comunali, nessun dibattito, nessuna conferenza per stimolare, sferzare, esortare e indirizzare le forze vive e propositive del Paese.

Non è azzardato pensare, a questo punto, che anche il bonus PISU, l’ultimo rimasto in mano ad una fatiscente amministrazione, sia stato trattato con crassa insipienza e troppa superficialità, occorre, quindi, un immediato risveglio della coscienza civile matura e consapevole di dovere attivarsi per non perdere l’ultimo treno disponibile, unica opportunità rimasta e traino di ripresa, almeno parziale, dell’economia del paese e di concreti benefici. Occorre un immediato confronto e un coinvolgimento “critico” dei cittadini nelle diverse forme di rappresentazione e partecipazione (associazioni, movimenti, comitati), l’opzione partecipativa rappresenta il motore, l’anima, il fondamento stesso del cambiamento e della condivisione di scelte difficili in un momento davvero difficile per il paese.

Ritengo sia doveroso che, sindaco e giunta, facciano un passo indietro e rimettano il mandato nelle mani dei propri cittadini, in modo che possano scegliere, già dalla prossima tornata elettorale utile, i propri rappresentanti, confido, soprattutto, in un impeto di sussulto e di orgoglio da parte del primo cittadino che, prima di mettere fine a questa inutile, deleteria, fallimentare esperienza politica e amministrativa, abbia la compiacenza e avverta il dovere morale di rendere partecipe, la cittadinanza tutta, sul reale stato dei progetti PISU.