RIGASSIFICATORE SAN FERDINANDO: MISE INCONTRA PARLAMENTARI M5S E SINDACO
Mercoledì 20 Marzo 2013 07:26 – Si è tenuta oggi presso il ministero dello Sviluppo economico una riunione tra il sottosegretario con delega all’Energia Claudio De Vincenti, il capo di gabinetto del ministro dello Sviluppo economico, Infrastrutture e Trasporti, Mario Torsello, i dirigenti del Dipartimento Energia e un’ampia delegazione di parlamentari del M5S, riguardante il progetto di realizzazione dell’impianto di rigassificazione di Gioia Tauro. Al termine della riunione, alla quale era presente anche il sindaco di Gioia TauroRenato Bellofiore, è stato condiviso tale comunicato. Gli intervenuti hanno chiesto chiarimenti agli organi ministeriali in merito allo stato delle procedure dell’infrastruttura, esprimendo la propria preoccupazione per i rischi che potrebbero derivare dalla costruzione dell’impianto, con particolare riferimento ai profili di carattere sismico. I rappresentanti del Mise e del Mit, nel prendere atto di quanto rappresentato, hanno informato i presenti che, come previsto dal decreto autorizzativo del 14 febbraio 2012, nelle ulteriori fasi del procedimento dovranno essere tenute nella massima considerazione tutte le prescrizioni e le cautele finora espresse dalle amministrazioni o enti intervenuti. Tra queste, fondamentale rilevanza verrà data agli esiti della verifica delle prescrizioni dettate dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, che sarà chiamato, in ogni caso, a pronunciarsi sulla fattibilità tecnica dell’opera. Il ministero – insieme alle altre amministrazioni interessate – continuerà a verificare con la massima attenzione e trasparenza l’ottemperanza di tutte le prescrizioni. L’esito positivo di tutte queste verifiche, come già previsto dal decreto ministeriale, è condizione indispensabile per l’avvio dei lavori. Dei risultati di tale riunione il ministero ha tempestivamente informato l’Autorità Portuale. Il MoVimento 5 Stelle, pur apprezzando l’impegno del Ministero nel sovraintendere l’intero processo autorizzativo, ha comunicato di mantenere la posizione di contrarietà all’intervento, in quanto deleterio per i negativi effetti ambientali e non condiviso dalla comunità che non è stata adeguatamente coinvolta nelle scelte istituzionali.