Rigassificatore San Ferdinando, I deputati calabresi del M5S firmano una mozione di Pd e Sel per dire “No” all’impianto
In realtà – precisiamo io e i colleghi Cinque Stelle Federica Dieni, Sebastiano Barbanti e Paolo Parentela– la mozione firmata è semplicemente un primo passaggio, che nella fattispecie chiama in causa il governo, ora in formazione, per avere regole stringenti sulle opere ad alto impatto ambientale come i rigassificatori e per riesaminare il caso dell’impianto di Gioia Tauro. Infatti, la realizzazione di questo rigassificatore ha avuto una brusca accelerazione grazie all’art. 38, comma 1 bis, del Decreto sviluppo 2012, norma per cui il parere delConsiglio superiore dei Lavori Pubblici, nel merito già due volte negativo, oggi è diventato soltanto eventuale. Ciò di fatto consente al proponente Lng Medgas di costruire, nonostante i rilievi e le prescrizioni del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici. A questo punto – siamo convinti noi deputati calabresi M5S – occorre essere concreti e, sempre rimanendo vicini alla popolazione, modificare per legge la citata norma delDecreto sviluppo, firmata dal governo Monti. Questa norma, a prescindere dalla bontà dell’opera – peraltro non dimostrata affatto dai sostenitori – non assicura le necessarie garanzie ai cittadini e al territorio, visto che permette di costruire aggirando il parere del predetto Consiglio, organo terzo e tecnico.