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Riceviamo e pubblichiamo. Taurianova e i nuovi Conigli della politica

Due minuti e cinquanta secondi, tanto è durato il fugace amplesso deliberativo con il quale la sparuta maggioranza di soli 5 consiglieri comunali presenti in aula, guidata da Ernesto Sparalesto, ha approvato l’unico punto all’ordine del giorno del Consiglio Comunale in data 29 ottobre: “Revoca deliberazione C.C. del 16/10/2018, avente ad oggetto Ipotesi di bilancio di previsione stabilmente riequilibrato 2018/2020”.

Una questione controversa, intrisa da illeciti e furbate amministrative, che sconfinano nell’inottemperanza dell’ordine del Giudice, al falso in Bilancio, all’approvazione e revoca del punto senza il numero sufficiente di consiglieri comunali prescritti dalla legge, trattandosi di materia collegata al Bilancio e quindi da deliberare, anche in seconda convocazione con la maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati, ecc….

Abbiamo, nel consiglio del 16 ottobre, puntualmente e puntigliosamente sottolineato tutti questi aspetti, dinnanzi alla confusa e farfugliata relazione del Sindaco sul punto (pur presente in Aula, l’assessore al Bilancio e il Ragioniere del Comune, ha relazionato lui) che già da allora tradiva, con il proprio imbarazzo, la malafede, con la quale chiedeva agli ignari consiglieri comunali, della sua maggioranza, di votare una delibera che puzzava di illegalità lontano un miglio.

Tuttavia, le nostre accese rimostranze, oltre che le dettagliate osservazioni, servivano almeno a far prendere coscienza al Consiglio della gravità della questione. Infatti, due consiglieri di maggioranza, Romeo e guarda caso, Caridi, non votavano la delibera in questione, determinando una lite furibonda nella maggioranza stessa.

La delibera comunque veniva approvata.

I nostri interventi, sbeffeggiati dall’ineffabile capogruppo del PD, Pino Falleti, dopo appena due giorni, precipitavano, come un macigno, sulla lingua di quest’ultimo e sulla testa dell’amministrazione, con i rilievi effettuati dal Commissario Ad Acta, relativi alla delibera di fresca ed illegittima approvazione, che venivano da quest’ultimo trasmessi alle parti interessate, al TAR di Reggio Calabria, al Ministero dell’interno – Dipartimento Affari Interni e Territoriali – Direzione Centrale per la Finanza Locale ed alla Procura Regionale della Corte dei Conti per quanto di eventuale competenza, evidenziando, tra l’altro, …..” un possibile tentativo di elusione del Giudicato, oltre, che naturalmente, a non rendere veritiera la stessa ipotesi di bilancio.”, da leggersi – Falso in Bilancio -.

Da qua in avanti scoppiava il caos nella maggioranza Scionti, che convocava il consiglio comunale in prima convocazione per il 26 ottobre ore 17,00 ed in seconda per il 29 ottobre ore 9,00, per revocare la delibera incriminata.

Le furibonde liti e le interminabili riunioni, culminavano nel consiglio deserto del 26 ottobre perchè la maggioranza non si presentava, nonostante la presenza al completo della minoranza e nel successivo e controverso consiglio di seconda convocazione, dove veniva approvata da 5 consiglieri più il sindaco, la delibera di revoca, sulla quale appare inopportuno dilungarci, tenuto conto che hanno benissimo descritto i fatti, con i precedenti comunicati, i consiglieri Lazzaro e Morabito, i rappresentanti cittadini di Forza Italia, la consigliera Nicolosi, il consigliere Sposato, oltre che i media.

Sul merito, invece, occorre fare qualche riflessione.

Perché abbiamo scelto il coniglio per il titolo di questo comunicato?

Il coniglio, per definizione oltre che “veloce” è pure “vigliacco”, per questo, più che per la prima caratteristica, l’abbiamo innalzato a simbolo di quel che resta della maggioranza, che disamministra la nostra sfortunata Citta.

Città che probabilmente all’indomani delle elezioni pensò di aver fatto la scelta migliore: quella del Cambiamento, VERBO ASSOLUTO della campagna elettorale di Scionti.

Il cambiamento è sotto gli occhi di tutti!

Scionti e la sua truppa di dilettanti allo sbaraglio, almeno quelli che sono rimasti, più uno che si è aggiunto, il celeberrimo “TAPPABUCHI CITTADINO”, Alias Nino Caridi, hanno cambiato solo le loro sorti personali, per il resto hanno lasciato una scia di illegittimità ed irregolarità, che se commesse, da altre Amministrazioni, “senza scorta”, avrebbero determinato ben altre conseguenze.

La cartina di Tornasole, rispetto a quello che stiamo dicendo, sono le parole scritte nel comunicato del consigliere Sposato, il quale, da uomo intelligente qual è, prende coscienza del suo errore di aver fino a poco tempo fa sostenuto la maggioranza di Scionti, pensando erroneamente che nella stessa vi potesse essere del buono ed umilmente chiede scusa alla cittadinanza per il suo errore, commesso in buona fede.

Certamente, aggiungiamo noi, indotto in errore dall’imbonitore Scionti, che oramai da tempo ha buttato la maschera del buono e dell’innovatore, per manifestare la sua reale e inquietante indole.

Ora è solo Nino Caridi a fare la differenza. Nelle sue mani e nei suoi desideri le sorti della maggioranza sinistra- destra cittadina, ma soprattutto le sorti della nostra Taurianova.

Quanto durerà ancora questa agonia per la nostra Città?

Alla coscienza di NINO CARIDI l’ardua sentenza………

 

I consiglieri comunali del gruppo consiliare “Innamorati di Taurianova”

Roy Biasi

Maria Teresa Perri

Raffaele Scarfò