Riceviamo e pubblichiamo. Politica e dintorni
Mi fa piacere che una mia presa di posizione personale sui referendum del 12 giugno abbia spinto il PCI di
Polistena ed il gruppo Rialzati Polistena che sostiene il signor sindaco, dott. Michele Tripodi, ad un tentativo
di riflessione politica. Le mie considerazioni sui quesiti referendari hanno distolto, per un giorno forse,
l’attenzione della maggioranza dalle solite accuse prive di contenuti politici. Devo dire che mi aspettavo
riflessioni più profonde da chi dice di essere erede di una storia politica importante. Quello che scrive il PCI
di Polistena accusando me di “qualunquismo” (mi chiedo se ne conoscano il significato?) è solo
un’escalation di sciocchezze inaudite confutate dai fatti. Il tentativo di associare me ed il mio gruppo a
formazioni politiche “xenofobe” rasenta il ridicolo e manifesta in modo palese la scarsa credibilità di certe
persone. Purtroppo chi ha scritto il comunicato in cui il sottoscritto veniva attaccato per aver espresso un
convinto sostegno alla campagna del SI ha una visione politica così ristretta da far rabbrividire. Dispiace non
avere un interlocutore visto che questi comunicati non sono mai sottoscritti da alcun componente. Io ci
metto sempre la faccia, qualcuno preferisce nascondersi dietro una sigla. Il referendum è un momento
importante per riequilibrare una stortura, a mio avviso, contraria al dettato costituzionale. Non si tratta di
elezioni in cui vi è uno scontro tra partiti anche se gli stessi partiti hanno dettato una linea politica al
riguardo. Non è il referendum di una coalizione politica contro l’altra visto che partiti diversi sostengono le
tesi del SI (Partito Socialista Italiano, Azione di Calenda, +Europa, Radicali etc.). Io penso che sia il
referendum del Garantismo contro il Giustizialismo. Mi piace leggere le considerazioni dell’esimio giurista
Sabino Cassese sull’argomento che descrivono in modo serio e non strumentale le sue motivazioni a
sostegno del SI. Un SI convinto come quello che esprimerò io ai quesiti del 12 giugno. Non ho mai avuto
alcuna tessera di partito ma chi mi conosce bene sa che sono un socialista riformista e le mie idee le faccio
valere nei contenuti e nella mia azione politica, altri nascondendosi dietro la storia di un partito e di un
simbolo svuotano quotidianamente di significato proprio quella storia politica visto che nel loro modo di
amministrare hanno perseguito, in più di una occasione, politiche in contrasto con i bisogni della gente che
necessitava di un sostegno. Il mio invito al PCI di Polistena, al gruppo Rialzati Polistena e al signor sindaco,
dott. Michele Tripodi, è quello, come sempre, di parlare di Politica se ne sono capaci.
FRANCESCO PISANO
CAPOGRUPPO CONSILIARE “POLISTENA FUTURA”