Porto Gioia Tauro: Serve un tavolo di crisi

Tanto si discute sul problema dei possibili ulteriori licenziamenti da parte di Medcenter, con richieste di incontri con il Ministro Toninelli, con sit-in all’entrata dello scalo, con una generica mobilitazione politica, avanzata soltanto sull’onda emozionale e forse per nascondere le gravi responsabilità che questa ha sull’evidente fallimento della struttura di Gioia Tauro.
Il problema, però, è completamente diverso e deve essere affrontato seriamente e senza enfasi preelettorali. Il porto di Gioia Tauro ha sempre presentato una evidente anomalia: la concessione dell’area ai privati senza alcun serio ritorno per il territorio e con una gestione monopolistica. Un utilizzo senza controlli e senza un preventivo confronto diretto con tutte le forze politiche e sindacali. Ora, uno scontro interno tra Medcenter e Msc per acquisire maggior potere che ha messo in ginocchio tutto il comparto e la già precaria occupazione.
Non serve un incontro con il Ministro Toninelli, ma un tavolo di crisi nazionale da aprire presso il Ministero del Lavoro con la partecipazione anche dei Ministeri dei Trasporti e degli Interni. Solo affrontando la questione in modo complessivo può cercarsi una soluzione che non veda soltanto il momento attuale, ma che imponga, invece, una visione generale ed a lunga scadenza. Il problema oggi sono gli ulteriori licenziamenti che, però, si correlano con la totale assenza di programmazione e strategia per il rilancio del porto e per la trentennale problematica dei migranti. Ed allora ecco la necessità che si faccia ampia chiarezza su cosa si vuole fare della struttura calabrese e quale sia la effettiva strategia del Governo per il territorio. Un programma ampio che consenta di risolvere oggi il problema occupazionale e che, comunque, getti le basi per un progetto sostenibile a lunga scadenza.
Gioia Tauro ha necessità di una governance seria e competente, che ripari ai danni causati da presidenze e commissariamenti del tutto fallimentari, che dopo oltre 10 anni, non sono riusciti a dare una identità allo scalo calabrese, creando una situazione difficilissima e di preannunciata e prevedibile crisi. Ora, il Governo deve decidere cosa vuole fare di Gioia Tauro e dare alla struttura sia delle soluzioni a lunga scadenza e sia una governance che possa farla risalire dal degrado in cui è stata cacciata da parolai senza alcuna capacità di concretizzare realmente le possibili soluzioni.
Un tavolo di crisi nazionale che possa, una volta per tutti, affrontare il problema e trovare delle soluzioni reali per i cittadini, le comunità e i lavoratori. Una strategia complessiva che poi deve essere portata avanti da persone capaci e che hanno a cuore le sorti dell’occupazione e dello sviluppo reale del territorio.
I Consiglieri di Minoranza del Comune di Rosarno:
Giusy Zungri
Giacomo Francesco Saccomanno
Vincenzo Cusato
Alex Gioffrè