Politica all’ombra senza ombrellone
Riflessioni estive del prof. Marcello Anastasi.
Dal mio studio nel cuore dell’antica Drosium, tra una lettura e l’altra, mi fermo a pensare che io insieme al Gruppo denominato:
“Insieme per una nuova Rizziconi”, avremmo voluto dare una mano per aiutare a far crescere di più il nostro paese e risolvere al meglio i problemi di tutti. Non posso fare a meno di ricordare la Civitas Dei di Sant’Agostino.
Civitas, a cui siamo chiamati tutti a prendere cura, attraverso l’esercizio della giustizia, ed io aggiungo attraverso il mio sviscerato amore per tutto il territorio.
Per questo, io ho più volte sottolineato, nelle varie sedi istituzionali ,non solo la necessità di sostenere una politica amministrativa incentrata sul principio dell’equità e del rispetto del bene comune, ma anche l’intento di affrontare insieme tutte le difficoltà e provare a ricercare le soluzioni migliori.
Tante sono state le proposte che, con Antonella e Teresita Anastasi e Peppe Anile, abbiamo avanzato, fra le quali, per esempio, la richiesta di ambulatori medici nelle frazioni e nelle contrade per assicurare al più presto possibile le prestazioni medico-sanitarie, comprese anche quelle riguardanti il servizio di pediatria, a molte persone impossibilitate di raggiungere il capoluogo per mancanza di una efficiente rete stradale interpoderale e/o provinciale.
Molte sono le persone giovani, di media e di terza età e/o in una condizione fisica di disabilità che, per vari motivi non sempre in grado di spostarsi con facilità presso il capoluogo.
Bisogna assicurare parità di condizione tra gli abitanti di Rizziconi limitando il più possibile anche lo svantaggio economico di chi costretto quotidianamente a portarsi presso il Capoluogo dove sono concentrati tutti i servizi: postale, bancario, municipale e finanche quello scolastico. Nonostante le rassicurazioni in merito alla questione degli ambulatori medici, non mi pare ci siano state iniziative in tal senso, ma noi siamo qui ad aspettare per poi tirare le somme su come energicamente far sentire la nostra voce.
E ancora, mentre il rosso del tramonto dondola sui tetti; penso il problema della questione ambientale, sollevata tra l’altro , da molti cittadini.
Ricordo che, sin da subito noi abbiamo alzato la voce in merito alla necessità di interventi di bonifica, mediante una forte denuncia mediatica, sui rifiuti di eternit insieme ad altri rifiuti tossici sotterrati in contrada Olmolongo e posti anche lungo la strada tra Drosi e l’ex Stazione ferroviaria Calabro lucane.
Per non parlare poi della questione dell’inquinamento elettromagnetico o di altro genere.
Abbiamo portato le nostre istanze e preso visione dei dati ufficiali forniti dall’Arpacal e da chi a livello amministrativo ha delega in merito.
E ancora sulla mancata costruzione del ponte di Drosi.
Dopo tante nostre iniziative anche mediatiche la nostra posizione è stata quella di avere rispetto degli impegni assunti personalmente in sede all’Assemblea dei Capigruppi dal primo Cittadino Alessandro Giovinazzo, il quale verbalmente aveva rassicurato di intraprendere a breve azioni eclatanti presso gli uffici della Città Metropolitana di competenza, allo scadere del mese di Gennaio 2019 rassicurandoci che il suo Assessore avesse ormai intessuto un filo diretto con l’ufficio di riferimento e che fosse ormai prossimo al conseguimento dell’obiettivo.
Penso ancora ad un’altra storia: quella lunga e contorta della mensa scolastica, attesa invano da tanti genitori.
Sorrido amaro pensando che in questi mesi abbiamo visto “ammirevoli” boscaioli, imbianchini o tubisti, che hanno contribuito a far ripartire Rizziconi, con modalità insolite rispetto a quelle che solitamente le figure Istituzionali dovrebbero garantire attraverso il loro lavoro d’ufficio di un Comune prestigioso ed importante come quello di Rizziconi, abitato da tantissimi intellettuali e cittadini laboriosi e onesti.
Il problema è poi, e non solo, anche quello che chi si è prestato a fare il tubista nei pressi di una strada, non sia chiamato a giustificarsi come mai non sia andato pure da un’altra parte per la esercitare stessa prestazione. Lasciamo lavorare chi ha bisogno e sia del mestiere, per favore…
Il sole è ormai tramontato e la luna avanza lentamente, superba tra gli ulivi, ed io penso ad un altro problema: i tributi.
Abbiamo chiesto con insistenza che si tenesse conto della crisi economica che vivono i cittadini, i commercianti, e pertanto praticare a loro favore significativi sgravi , tenendo conto delle diverse aree del territorio dove si è registrato un evidente incremento della chiusura di attività commerciali ma anche un crescente processo di spopolamento con l’emigrazione di giovani e famiglie verso altre Regioni d’Italia o verso altri Comuni limitrofi.
Fatti che, hanno certamente modificato significativamente l’intero quadro economico, familiare ed occupazionale.
Le tasse vanno pagate ma, altrettanto giusto è che l’Ente garantisca servizi efficienti e tenga conto delle difficoltà economiche attuali delle famiglie, soprattutto quelle più deboli; di quei cittadini, nelle cui abitazioni mancano il normale livello di pressione idrica e che ,pertanto, si trovano impossibilitati ad avviare le caldaie o gli scaldini elettrici e costretti all’uso di autoclave o di cisterne, con a loro carico spese aggiuntive .
Si può chiedere agli anziani, soprattutto se soli, la lettura del contatore dell’acqua ?
Un altro problema è poi quello dei parcheggi.
A Rizziconi, in alcune strade e in certe circostanze è impossibile parcheggiare.
Non mi sembra giusto, non è onesto, fare multe a raffica mentre in Chiesa si stia svolgendo un matrimonio o addirittura un funerale.
Forse, almeno in queste occasioni ci vorrebbe una certa elasticità e, proprio per questo l’Amministrazione Comunale dovrebbe prodigarsi a risolvere molto presto questo problema e, verificare che mentre ci sono segnali di divieto di sosta, manca invece una toponomastica verticale e orizzontale che indichi almeno una sola area di parcheggio, soprattutto a favore di chi a Rizziconi viene da forestiero.
Anche solo 27 o 30 euro di multa, mi sembrano un vero esproprio ai danni di chi a volte non sa come guadagnarsi il pane quotidiano e che dopo aver lavorato da operaio per una giornata, spera sempre nella puntualità di chi glie li deve, consapevoli che dalle nostre parti questo aspetto non è sicuramente un punto di forza.
Spero, che le multe che ho visto in tutte le macchine parcheggiate lungo la stessa via dove è posta la Chiesa Matrice, non siano un mero modo di fare cassa o altro…
Provino per favore lor signori, ad interrogarsi su cosa accade davanti alle farmacie di Rizziconi, dove garantire un parcheggio alle auto è motivo di priorità assoluta viste le urgenze di acquistare farmaci anche salvavita. Come la mettiamo, facciamo multe e aumentiamo il disagio dei cittadini oppure ci troviamo e ci interroghiamo insieme su come risolvere il problema? Che differenza passa fra chi sosta vicino alla Chiesa Matrice in una condizione di carenza oggettiva di aree di sosta, mentre si celebra un funerale e chi sosta, come meglio gli riesce, davanti ad una delle Farmacie di Rizziconi? Infine penso alle strade recentemente pavimentate, eravamo certi che venisse partecipata la minoranza, nella logica democratica del coinvolgimento dell’ intero consesso, quando di mezzo ci sono ingenti somme e lavori che riguardano tutta la comunità. Avremmo proposto di redigere una mappatura ed un piano di classifica o una classificazione funzionale delle strade, secondo “Criteri Generali di criticità” alta, media e bassa, che ci avrebbe consentito di definire una graduatoria comunale anche prevedendo il coinvolgimento di tutti i cittadini con le loro segnalazioni, in maniera tale che nessuno venisse dimenticato e garantire gli interessi di tutti, elencando una per una le strade urbane del territorio comunale per poi sulla base delle reali urgenze e non a discrezione politica stabilire dove e come intervenire prima.
Questa è la democrazia in cui credo e il pensiero di chi non ama le strumentalizzazioni di appartenenza, il cui rischio altissimo è quello di dare l’impressione di lottizzare la cosa pubblica, mentre bisogna fare di tutto che quello che è di tutti sia per tutti, e non solamente per alcuni e che chi occupa posti di responsabilità, a prevenzione del conflitto di interessi, sia sempre l’ultimo ad usufruirne e mai il primo.
Il risultato dei lavori recentemente eseguiti parrebbe invece, anche se così magari non sarà, una sorta di pioggia al bitume scesa dal cielo, per grazia ricevuta, un po’ di qua e un po’ di là, a benedizione di pochi,
“i buoni “ e ad esclusione di altri, ”i cattivi”, e concentrata soprattutto verso una parte del territorio comunale.
Mi preoccupano certe citazioni sentite più volte in Consiglio comunale, che rimandano la memoria a uomini storici del passato protagonisti del peggiore 900, del tipo:<
Il Sindaco lo sa molto bene, e lui per primo ne avrebbe potuto beneficiare assicurandosi un forte contributo per dare più slancio e vigore al nostro paese.
Marcello Anastasi, Consigliere Comunale