la struttura sanitaria catanzarese con crisi di angina instabile ed edema polmonare: <>. L’auspicio di Renzulli e degli affermati professionisti calabresi è che si smetta di puntare sulla sanità privata ma si concentrino sul servizio pubblico e, piuttosto che aprire nuovi centri, si opti sulla sistemazione di quelli già esistenti mettendoli nelle condizioni di operare di più e meglio. Nell’intervento eseguito sul paziente napitino, ad affiancare Renzulli ci sono stati anche i dottori Giuseppe Musolino e Lucia Crisostomo, professionista negli interventi a cuore battente, ma, purtroppo, da 8 anni ancora con un contratto a termine. . Intanto, però, il piano di rientro miete tagli importanti tanto che il reparto di cardiochirurgia del primario Renzulli registra il 120 per cento di occupazione posti letto e, talvolta, qualche paziente è costretto a scendere in altri reparti per cedere il posto alle emergenze: <>. Infine, il professionista – dal curriculum di tutto rispetto e che ha in attivo anche importanti riconoscimenti internazionali – solleva un importante problema: il suo reparto è sprovvisto di assistenza psicologica sui pazienti nelle fasi pre e post operatoria nonchè ambulatoriale che ritiene importante ma, a quanto pare ad impedire la realizzazione di detto programma è, ancora una volta, il piano di rientro.