Palmi, Il sindaco e la PPM
Abbiamo pazientemente atteso di vedere le carte, incuranti degli insulti a noi riservati durante e dopo il Consiglio comunale dello scorso 18 maggio dal sindaco Ranuccio e dai suoi simpatizzanti. Ora la società PPM controllata al 100% dal Comune di Palmi – sotto il profilo sostanziale né più né meno che un ufficio interno alla municipalità – ha risposto alle nostre richieste di accesso agli atti. Né lo Statuto né la Carta dei Servizi prevede il noleggio a privati della gru con cestello elevatore che la società di norma impiega nella manutenzione del verde pubblico. D’altra parte, a controllo avvenuto, il solo noleggio di quel tipo nella storia della PPM è quello concesso al sindaco per il tramite di un fiduciario. Attendiamo ora, ma senza fiducia, la querela che il sindaco ha promesso in Consiglio comunale al nostro giornale e al suo direttore responsabile, reo di aver dato notizia di questa meschina vicenda di paese. Siamo noi, piuttosto, a decidere di non rivolgerci alla magistratura perché accerti l’eventuale abuso di ufficio. È già troppo dover costatare l’invito ad uscire dall’aula rivolto dal primo cittadino al nostro rappresentante in Consiglio durante l’ultima seduta e il disprezzo per la libertà di stampa che si spinge sino all’invito al rogo del nostro giornale, un’immagine che dovrebbe farci inorridire tutti perché rimanda ai tempi più cupi della nostra storia, quelli della dittatura fascista.
Palmi, 18 giugno 2019